Dos Santos si salva, Belhadj il peggiore

Non ha grosse colpe, ma intanto incassa altre tre reti.

Ha l’arduo compito di occuparsi di Monteiro, che rispetto a lui ha tutto un altro passo. Causa pure il rigore dell’1-0 con un intervento scomposto.

Bene per 45’, poi va in affanno.

Commette le solite sbavature: dà sempre la sensazione di essere incerto.

Bravo per il gol, ma dietro concede qualcosa di troppo a Virginius.

Primo tempo da incubo: perde due palloni sanguinosi e sciupa un’occasione più che interessante.

Non sempre preciso, ma potenzialmente prezioso in fase di rifinitura. Bislimi e Belhadj, purtroppo, non ne approfittano.

Confinato largo a destra e costretto a ripiegare con continuità. Il risultato? Davanti non lo si vede quasi mai.

Gli manca la zampata vincente: prima colpisce il palo da sottomisura e poi spreca di testa.

È l’uomo più pericoloso dei bianconeri, ma nessuna delle sue scorribande ha esito positivo.

È completamente fuori dal gioco. Il numero dei palloni toccati si può contare sulle dita di una mano.

L’errore che porta al terzo gol bernese è imperdonabile.

Qualche sponda e poco più.

Malgrado un inizio complicato, il Lugano nel primo tempo meritava più del pari. La ripresa, per contro, è tutta a tinte giallonere.