È un Lugano di nuovo impenetrabile: «Ed è ciò che mi è piaciuto tantissimo»

Il Lugano festeggia. Ed è la terza volta consecutiva in Super League, a riprova di una squadra ritrovata. La classifica è lì testimoniarlo, di nuovo interessante, di nuovo da «girone per il titolo», seppur provvisoria. A Cornaredo cade anche lo Zurigo, formazione tosta e coraggiosa con la palla fra i piedi. A fare la differenza, dunque, sono stati i dettagli, così come la fiducia crescente di diversi elementi bianconeri. Dopo aver trovato il primo gol in Super League a Winterthur, Daniel Dos Santos si è ripetuto, nel quadro di un primo tempo giocato con grande ispirazione. Nel finale, invece, a salire in cattedra è stato ancora David von Ballmoos, provvidenziale con due grandi interventi sui corner della disperazione degli ospiti. E così, dopo mesi e mesi, il Lugano ha chiuso il match senza subire reti.
Un meccanismo che funziona
È invece da agosto del 2024 che gli uomini di Mattia Croci-Torti non calavano il tris in campionato. «E se c’è un rimpianto, è non aver ammazzato la sfida» sottolinea il tecnico, riconoscendo i meriti dell’avversario. «Lo Zurigo mette una tale intensità nelle sue partite, che se non scappi nel risultato rischi di soffrire sino all’ultimo». Così è stato. «Ma sino allo scadere von Ballmoos non ha dovuto fare una parata, mentre noi - appunto - non siamo riusciti a sfruttare un paio di buone occasioni» osserva il Crus. «Comunque mi è piaciuta tantissimo la concentrazione dei miei giocatori sul piano difensivo. Non c’è stato un peggiore? Più che altro non c’è stato un singolo che ha rinunciato a farsi in due per il collettivo. Per dire: raramente ho effettuato solo tre cambi, a riprova di un meccanismo sul quale non aveva senso intervenire se non per immettere un po’ di energia. E questo, ripeto, contro uno Zurigo che dispone di una fisicità e di una qualità nel possesso evidenti».
Chi cala e chi cresce
A scomparire un po’ fra le pieghe della sfida, non a caso, è stato Bislimi, al contrario dominante due settimane fa a Winterthur. «Van der Gaag è un buon allenatore e Palacio ha limitato molto le giocate di Uran». Croci-Torti ha abbassato il numero 25 per promuovere Dos Santos sulla tre-quarti. E la titolariazzazione dell’ex Thun, come quella di Mattia Zanotti sulla destra, si è rivelata pagante. «Dos Santos - spiega il Crus - aveva già offerto alcune prestazioni promettenti. Semplicemente, queste non erano supportate dalle statistiche. Aspetto che un po’ lo faceva soffrire. Ebbene, a fronte di due gol e due assist in quattro gare ora parliamo di un giocatore che sta cavalcando l’onda».
È in ogni caso in retrovia, che il Lugano ha gettato le basi per vincere ancora. Papadopoulos e Mai si stanno esprimendo su altissimi livelli. E poi, certo, fra i pali si muove un numero uno. «Von Ballmoos, non dimentichiamolo, ha conquistato cinque titoli con lo Young Boys. E questa esperienza, è innegabile, ci sta aiutando ad avere successo» rileva Croci-Torti.