FC Lugano, perché il mercato fatica a sbloccarsi?

Manca meno di una settimana alla ripresa degli allenamenti in casa FC Lugano. E per entrare in materia stagione 2025-26, nelle scorse ore è scattata pure la prima fase della campagna abbonamenti. Ma chi si aspettava uno o più fuochi d’artificio per scaldare l’ambiente e lanciare al meglio la preparazione bianconera dev’essere rimasto deluso. Rispetto all’intraprendenza abbracciata alla Cornèr Arena, a sud di via Sonvico il mercato fatica a ingranare. In entrata e in uscita. Certo, venerdì è stato annunciato l’acquisto del giovane difensore Damian Kelvin, fra i simboli dell’incredibile cavalcata del Bienne in Coppa Svizzera. E però, a ben guardare, di chi stiamo parlando? Di un marcantonio di 23 anni che si è fatto notare in Promotion League e in una competizione che vive di dinamiche e serate particolari. Una promessa, d’accordo, e però una promessa da inserire in un club che continuerà ad ambire alla top3 in Super League e all’Europa che conta.
La variabile Hajdari
Quando, martedì prossimo, farà la conta dei giocatori a disposizione per la prima seduta stagionale, Mattia Croci-Torti si ritroverà dunque con sei elementi in meno, Mattia Zanotti impegnato all’Europeo con l’Italia U21, un volto nuovo e quattro o cinque ragazzi provenienti dalla Under 21 e Under 19 bianconere. Per il resto si rivedranno i soliti noti, compreso lo scontento Albian Hajdari, che a fine maggio era stato ufficialmente accostato all’uscio anche dal Chief Sports Officer Sebastian Pelzer.
Proprio dai tempi della (probabile) cessione del difensore classe 2003 dipendono le prime, vere mosse societarie. Già, perché in assenza di ricavi generati da uno o più trasferimenti, i parametri UEFA - leggasi fair-play finanziario - frenano e non poco i margini d’azione del club. Un club che continua a dipendere dalle iniezioni di denaro del patron Joe Mansueto e che vede buona parte degli investimenti confluire alla voce «AIL Arena». Insomma, il contatore della spesa tornerà a sbloccarsi una volta venduto Hajdari. 2025 alla mano, resta da capire per quanti milioni di franchi.
Si tratta, non si può concludere
Le altre potenziali fonti d’entrata sono risapute. Si va dal citato Zanotti, titolare della selezione azzurra guidata da Carmine Nunziata e quindi beneficiario di una vetrina prestigiosa, a Belhadj, finito nel mirino di Lens e Union Berlino. Per prestazioni fornite e - tutto fuorché da escludere - desiderio personale, il gioiello di famiglia che potrebbe cambiare mano rischia tuttavia di essere Antonios Papadopoulos, apparentemente corteggiato dall’AEK Atene. Sul piano teorico, si tratta di un bel gruzzoletto. Fatta la tara alle stime elaborate dal portale di riferimento Transfermarkt, ipotizziamo una cifra complessiva attorno ai 15-20 milioni di franchi. Non tantissimi, ma nemmeno pochi per stimolare e far fruttare la «creatività» di Pelzer e dei suoi scout. Sui rispettivi taccuini, ne siamo sicuri, figurano già nomi e cognomi, così come eventuali sostituti. Di trattative pendenti, detto altrimenti, ve ne sono molteplici.
A determinare l’impasse della direzione sportiva, oltre alla variabile finanziaria, potrebbero ad ogni modo essere le situazioni personali dei singoli obiettivi. Calciatori che prima di dire sì al Lugano magari intendono giocarsi le ultime carte con il nuovo allenatore assunto nel proprio club. Della serie: cavalchiamo ritiro e amichevoli pre-campionato e, se del caso, risentiamoci ad agosto inoltrato. Ezgjan Alioski? Giunto al termine della ricca esperienza con i sauditi dell’Al-Ahli, «Gianni» e il suo entourage hanno lanciato segnali inequivocabili ai vertici bianconeri. E però - supponiamo, visto il trascorrere dei giorni - qualcosa dev’essersi incagliato lungo le negoziazioni avanzate tra le parti. Si rimane ottimisti, ma sul chi vive.
Europa, oggi il sorteggio
Voilà. La metamorfosi ventilata dal Crus in aprile, a fronte dei numerosi contratti in scadenza, si presenta e prospetta macchinosa. E, va da sé, non è la premessa migliore per affrontare una stagione che già a fine luglio esigerà risposte importanti, sia in campionato, sia in Europa. A proposito: oggi, a Nyon, è in programma il sorteggio del secondo turno di qualificazione di Europa League, primo crocevia continentale per Bottani e compagni. Sarebbe stato bello seguirlo con un paio di frecce in più nell’arco bianconero - ah, il Servette non ha riscattato dai lettoni del Valmiera l’attaccante Alioune Ndoye, 6 gol in 15 presenze - e invece occorre fare melina.