I voti ai protagonisti di una stagione che è già nella storia

Amir Saipi
Voto: 5
È uno dei primi colpi della nuova proprietà e a conti fatti si rivela azzeccato. Nonostante la giovane età si impone come titolare, fornendo una degna soluzione all’annoso problema dei portieri. Le due parate nei rigori contro il Lucerna, in semifinale di Coppa, restano il suo capolavoro più bello. Così come i festeggiamenti, sfrenati, dopo la finale di Berna. Amir me gusta bailar.
Sebastian Osigwe
Voto: 4
Tra infortuni e prestazioni così così, rincorre tutto l’anno le giuste sensazioni. Al netto delle difficoltà, comunque, si conferma un secondo discretamente affidabile. Scudiero.
Noam Baumann
Voto: 3,5
Per lui solo sei partite, costellate da papere e indecisioni. Partirà gratis, per buona pace dell’ex presidente Angelo Renzetti. E un cambio di scenario non potrà che fargli bene. Anonimo.
Numa Lavanchy
Voto: 5,5
L’instancabile locomotiva bianconera si conferma una delle pedine più essenziali, e soltanto il turnover dell’ultima giornata gli preclude la possibilità di accumulare il maggior numero di minuti giocati per il secondo anno consecutivo. Sostituirlo sarà difficile. Anzi, difficilissimo. Sia per Rüegg, sia per un eventuale nuovo rinforzo. Treno al capolinea.
Reto Ziegler
Voto: 5
Trentasei anni e non sentirli. Disputa più di tremila minuti, conditi da chiusure eleganti, esperienza e grande solidità. Che fortuna, per i giovani in squadra, poter osservare da vicino due veterani consumati come lui e Mijat Maric. Professionista esemplare.
Fabio Daprelà
Voto: 4,5
È solido, Fabione, seppur un po’ discontinuo. Capace del meglio - vedi la semifinale e la finale di Coppa Svizzera - ma anche, alle volte, del peggio. Paga più di tutti la prolungata assenza di Maric, dimostrando di trovarsi maggiormente a suo agio accanto a un leader navigato. Gregario.
Kreshnik Hajrizi
Voto: 3,5
Era alla sua prima stagione in Super League, okay. Ma col passare dei mesi è parso regredire, invece che migliorare. Se vorrà ritagliarsi uno spazio nel Lugano del futuro dovrà invertire la rotta, iniziando a sfruttare il potenziale di cui dispone. Rimandato.
Mickaël Facchinetti
Voto: 4,5
Dopo l’addio di Guerrero si presenta ai nastri di partenza in forma e determinato, diventando il padrone della fascia sinistra. Un ruolo peraltro confermato anche dopo l’arrivo di Valenzuela. Peccato per l’infortunio patito a Lucerna. Sfortunato.
Mijat Maric
Voto: 5
Il finale è dolceamaro - maledetto tallone, sul più bello -, ma giù il cappello per un signore capace di trasformare un’intera squadra all’età di 38 anni. Lascia all’apice, con un trofeo in mano e il rispetto dell’intero ambiente. Buona fortuna per il futuro, Mijat. Gigante gentiluomo.
Milton Valenzuela
Voto: 4
A gennaio il «Crus» lo vuole a tutti i costi. La società lo accontenta, ma l’argentino ci mette un po’ prima di entrare in forma. Il finale di stagione, comunque, è promettente. Stuzzicante.
Yuri
Voto:4
Unico sopravvissuto della breve (e fallimentare) gestione italo-brasiliana, funge tutt’al più da comprimario. Sempre, però, con il sorriso sulle labbra e la massima professionalità. Uomo spogliatoio.
Jonathan Sabbatini
Voto: 5
Il capitano sublima dieci anni in bianconero con la fascia al braccio, sollevando il trofeo più importante della sua carriera. Il suo rinnovo, in mezzo a tanti addii, permetterà di non perdere totalmente l’identità costruita e coltivata negli ultimi anni. Bandiera.
Sandi Lovric
Voto: 5,5
Cresce esponenzialmente diventando il padrone del centrocampo, specialmente dopo il passaggio al ruolo di regista. Saluta Lugano da giocatore maturo, pronto per tentare il salto in uno dei migliori campionati al mondo. Faro.
Olivier Custodio
Voto: 5
Ma davvero lo si lascerà partire a cuor leggero? In mezzo al campo - ma anche, se necessario, in difesa - garantisce quantità, qualità e polmoni. E a ventisette anni è nel pieno della sua maturità. Un ultimo tentativo per trattenerlo a Lugano, doveroso, andrebbe quantomeno fatto. Cuore e garra.
Kevin Rüegg
Voto: 4,5
Da terzino, complice una condizione fisica da ricostruire, non convince. In mezzo al campo e nella difesa a tre, invece, è più brillante grazie alla sua rapidità. Il «Crus» crede in lui, sarà interessante vedere - in caso di riscatto - se e quanto migliorerà, con una preparazione fisica adeguata. L’erede di Numa?
Stefano Guidotti
Voto: 3,5
Un’altra stagione ai margini, complice l’ennesimo infortunio. Partirà? Eterna promessa.
Adrian Durrer
Voto: 4
Aggiunge chili e centimetri a una squadra che ne aveva un disperato bisogno. Quello fatto su di lui, comunque, è un investimento a lungo termine. Prospetto.
Hadj Belhadj Mahmoud
Voto: 3,5
Okay gli infortuni, okay la necessità di adattarsi a una realtà completamente nuova. Ma 265 minuti in nove mesi sono una miseria. Di fatto resta un oggetto misterioso, nonostante qualche sprazzo e l’investimento effettuato dalla società per accaparrarselo. Enigma.
Mattia Bottani
Voto: 5
Un’altra stagione da incorniciare, per il «Pibe». Con lui in campo, e il suo carico di fantasia, imprevedibilità e magia, il Lugano può far male in ogni momento. Encomiabile, al netto di tutto ciò, la sua abnegazione in fase difensiva. Figlio della città.
Zan Celar
Voto: 5,5
Ci voleva l’avvento del bomber di Kranj, per risolvere l’annoso problema degli attaccanti incapaci di andare in doppia cifra. Di gol, in 34 partite ufficiali, ne mette a segno 14. Molti dei quali pesantissimi. E, per buona misura, abbellisce il tutto con 5 assist. Glaciale.
Mohamed Amoura
Voto: 4
A sprazzi il suo talento, purissimo, infiamma il cuore dei tifosi. Tra adattamento alla nuova realtà, infortuni e Ramadan però, stringi stringi, raccoglie un po’ troppo poco. Diamante grezzo.
Maren Haile-Selassie
Voto: 4,5
Ci mette poco a digerire il salto di categoria, lasciando intravedere un potenziale intrigante. Al quale, ed è un atout, unisce già una discreta concretezza. Vide ‘o Maren quant’è bello.
Lungoyi e Abubakar
Voto: 3
Il primo (indisponente), dopo aver regalato gli ottavi al Lugano, finisce col perdere la Coppa Svizzera per mano dei bianconeri. Il secondo, probabilmente, disputerà lo spareggio contro la relegazione. Partire è un po’ come morire.
Ignacio Aliseda
Voto: 3
In cinque mesi non si rivela mai decisivo e non riesce a recuperare una forma fisica degna di tale nome. Considerate premesse e aspettative, non ci siamo. Nacho Nacho Man.
Nikolas Muci
Voto: 3,5
Poche chance, sfruttate così così. Un prestito in una categoria inferiore potrebbe aiutare a sbloccarlo. Acerbo.
Mattia Croci-Torti e il suo staff
Voto: 5,5
Coppa Svizzera, quarto posto e record di punti dal ritorno in Super League. Con tanto di clamoroso risveglio di un entusiasmo che non si vedeva da anni. Serve altro? Direttore d’orchestra.
Abel Braga
Voto: 4
Quanto di buono raccolto quest’anno, in fondo, è anche merito suo. E il primo ad affermarlo è lo stesso «Crus». Tenho uma pergunta.
Proprietà e dirigenza
Voto: 5
Senza grandi proclami, senza operazioni insensate, allestiscono un’organizzazione seria, solida e strutturata. Al pari della squadra. Vincendo alla grande, peraltro, la scommessa Croci-Torti. Way to go.
Cinquini, Covilo, LuisPhelipe, Ba, Monzialo e Josipovic S.V.