«Speriamo che Sannino sia un punto di partenza»

Il Bellinzona ha sciolto gli ultimi sottilissimi dubbi in merito alla propria salvezza sul campo. Già prima della trasferta alla Pontaise, a dire il vero, i granata vantavano un margine di dodici punti sul fanalino di coda Sciaffusa, a soltanto tre partite dalla fine del campionato. Il ricorso in sospeso dei gialloneri presso il TAS per recuperare tre punti a tavolino teneva però viva una minuscola probabilità per la squadra di Sannino di essere riacciuffata dall’ultima della classe. L’ACB ha tuttavia reso impossibile questo scenario centrando il quinto risultato utile consecutivo contro lo Stade Losanna (1-1), ed evitandosi così ufficialmente una retrocessione «sportiva». Prima di festeggiare la terza salvezza consecutiva però, l’ACB dovrà attendere la decisione della lega – entro il 21 maggio - in merito alle licenze in seconda istanza. Sperando che sia positiva.
«Poteva diventare un incubo»
«Per come si era messa la stagione è sicuramente un sollievo, - ha dichiarato Mihajlovic a fine partita. «Poteva diventare un incubo, e alla fine siamo stati bravi ad ottenere dei risultati importanti, il che non era scontato». Fa bene a sottolinearlo, il capitano granata. I tredici punti di vantaggio sul fanalino di coda a due giornate dal termine non devono infatti fare dimenticare la situazione critica nella quale l’ACB si trovava qualche settimana or sono fa, quando il successo era venuto a mancare per ben dieci partite consecutive. «Ci siamo uniti un po’ di più grazie al gioco», - ha spiegato il numero 91 dell’ACB, riferendosi anche all’arrivo di Sannino per prendere il posto di Benavente a metà marzo. «Abbiamo trovato un modulo che ci ha permesso di essere più efficaci davanti e questo ha sicuramente fatto la differenza, perché durante la stagione abbiamo avuto tante partite nelle quali non abbiamo fatto gol». Palese in questo senso il rendimento trovato ultimamente da Nivokazi, nuovamente a segno venerdì, così come nelle quattro partite precedenti.
Con Sannino e Mihajlovic?
Come è stato sempre il caso dal ritorno del Bellinzona in Challenge League nel 2022, i granata si apprestano a chiudere una stagione con il sollievo di essersi salvati – licenza permettendo -, ma anche con il rammarico di non essere riusciti a sfruttare con continuità il loro pieno potenziale, per regalarsi un campionato più sereno, e magari fatto di anche un po’ di sana follia. «Credo che questa squadra sia quella degli ultimi tre anni con più qualità nei singoli, - ha commentato Mihajlovic -. Per un motivo o per l’altro, però, abbiamo fatto la stagione che abbiamo fatto». Viene allora spontaneo interrogarsi sull’ACB che si vedrà tra qualche settimana. «Tenere i giocatori che hanno fatto meglio sarà difficile, - ha osservato realisticamente Mihajlovic -. Sappiamo che siamo una società con un budget limitato. Penso comunque che una base si debba tenerla, ripartendo anche da mister Sannino che fa un grande lavoro e che ci sta trasmettendo la sua cultura del lavoro a tutti noi nello spogliatoio. Speriamo che lui sia un punto di partenza, ci farebbe veramente bene». E Mihajlovic, che è tra i tanti giocatori della rosa in scadenza, invece? «Con la società ci siamo dati la parola di continuare insieme e c’è un accordo verbale. Poi quando arriverà la licenza ci siederemo al tavolo. Ma in questo momento l’ultimo dei problemi sono io», ha concluso il capitano.