Calcio

Il grande sogno è già svanito, ma il Lugano deve rialzarsi

Battuti a Cornaredo dal San Gallo, i bianconeri si ritrovano a 9 punti dallo Young Boys, capace di vincere a Zurigo - Mattia Croci-Torti: «Alla mia squadra non posso rimproverare nulla»
Serata difficile, per Zan Celar ed il Lugano, contro il San Gallo di Ati Zigi. ©Keystone/Samuel Golay
Flavio Viglezio
05.05.2024 21:30

Sognare, si sa, non costa nulla. La ragione dice però che la speranza del Lugano di andare ad insidiare lo Young Boys – nonostante lo scontro diretto in programma sabato al Wankdorf – è ridotta a un lumicino. Capaci di andare a vincere a Zurigo, i gialloneri bernesi sono ora a +9 dai bianconeri. Un’enormità. La sfida con il San Gallo, «la partita più importante dell’anno» – come l’aveva definita Mattia Croci-Torti – ha messo fine ad un’imbattibilità che durava da undici incontro, tra campionato e Coppa Svizzera. La delusione è palpabile, certo, ma in fondo a questo Lugano si può rimproverare poco o nulla. Certo, il Crus puntava a vincere tutte le partite del girone per il titolo, unico modo per provare a mettere paura allo Young Boys.

Ma la battuta d’arresto con i sangallesi – per come è maturata – non può e non deve mettere in discussione tutto ciò che di buono hanno fatto i bianconeri negli ultimi mesi. La frustrazione, semmai, è figlia del momento: sarebbe stato bello se la suspense fosse durata un po’ di più, se non si fosse evaporata al primo ostacolo.

Se n’è dunque andato il primo obiettivo, che era oggettivamente anche il più complicato da raggiungere. Ne restano altri due: un posto tra le prime tre sinonimo di Europa e la finale di Coppa Svizzera. Avrebbero messo la firma tutti, qualche mese fa, per essere in questa situazione ad inizio maggio.

Dominare non basta

Ciò non toglie che, al cospetto di un Sn Gallo comunque tosto e quadrato, qualcosa si sia inceppato in casa bianconera. Il Lugano ha perso un incontro dominato per lunghi tratti, con il 70% di possesso palla e un computo finale di 21 tiri a 8. Ha perso dopo aver disputato un primo tempo giocato ad altissimi livelli, ma clamorosamente chiuso sotto nel punteggio. E non si tratta di sfortuna. In realtà al Lugano visto sabato sera – che si è forse specchiato un po’ troppo nella sua bellezza – a mancare è stata la giusta cattiveria negli ultimi venti metri. O, in altre parole, la concretezza necessaria per superare un Ati Zigi che di miracoli – alla fine – non ne ha dovuti compiere. Davanti, insomma, ai bianconeri è mancata l’ultima giocata. Quella più importante, purtroppo.

Chi sbaglia, paga

E, come spesso accade nel calcio, chi sbaglia paga. A carissimo prezzo. Il primo campanello d’allarme – la rete annullata al 30’ ad Akolo per una situazione di fuorigioco – è stato ignorato dal Lugano. Proprio allo scadere allora – con la difesa piazzata malissimo – da due passi Witzig ha trasformato in oro colato il prezioso assist di Mattia Zanotti. Un gol che ha deciso la sfida e che ha dato un colpo probabilmente fatale ai sogni di gloria bianconeri.

Mattia Croci-Torti non ha però nessuna intenzione di mollare: «C’è tanta frustrazione – ha ammesso il Crus – perché alla fine la differenza l’ha fatta la nostra mancanza di precisione. Ma sono soddisfatto dell’atteggiamento della squadra, ci abbiamo provato dall’inizio alla fine. Non ho dunque nulla da rimproverare al gruppo: abbiamo giocato per vincere. Anche a livello difensivo abbiamo concesso pochissimo al San Gallo, ma nel calcio vince chi segna e allora sono stati bravi loro a trovare la via della rete».

Generoso, ma poco lucido

Vero, ha giocato per vincere, il Lugano. Che nella ripresa però – forse per la frenesia di dover a tutti i costi trovare la rete del pareggio – ha però evidenziato poca lucidità. Il Crus ci ha provato spostando Doumbia a centrocampo, mentre i cambi effettuati per aumentare l’impatto offensivo non hanno sortito gli effetti sperati. I vari Aliseda, Vladi, Espinoza e Valenzuela non sono di fatto mai riusciti ad entrare in partita. Solo capitan Sabbatini – in campo ad una ventina di minuti dal termine – è stato in grado di portare nuove energie positive, ed ha sfiorato per ben tre volte quello che sarebbe stato un gol meritato. Quanto meno per la generosità dimostrata da un Lugano che deve e vuole rialzarsi immediatamente. La sfida con lo Young Boys del prossimo weekend rimane importantissima: «Sì – conferma Croci-Torti – adesso si tratta di ripartire per provare a fare qualcosa di importante al Wankdorf. Volevamo vincere tutte le partite di questo girone per il titolo e sapevamo che per riuscirci avremmo dovuto essere perfetti. Con il San Gallo non lo siamo stati, ma guardiamo avanti. Anche per i nostri tifosi: siamo usciti tra gli applausi, non è mai scontato, dopo una sconfitta».