Calcio

Il Mondiale ogni due anni? «Ci prenderemo il tempo che serve»

Per il presidente della Fifa Gianni Infantino «l’importante è riuscire a dare tempi di riposo ai calciatori, ridurre i viaggi intercontinentali, tutelare la loro salute e vedere se si riesce a trovare la quadratura del cerchio, la soluzione ideale per far crescere il calcio a livello mondiale»
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Ats
03.01.2022 12:07

«Sono contento di aver messo sul tavolo il discorso delle nazionali, si parla troppo dei club, che sono importantissimi, ma lo sono anche le nazionali di calcio. Prenderemo il tempo che ci vuole per parlare del calendario internazionale, per vedere se si può spezzettare di meno i campionati nazionali dando più spazio alle nazionali ma anche ai club. L’importante è rispettare le opinioni di tutti e che non sia un gruppo ristretto di persone a decidere il futuro del calcio. Ci vorrà tempo? Ce lo prenderemo». È la precisazione del presidente della Fifa, Gianni Infantino, in merito al progetto di disputare il Mondiale ogni due anni.

«L’importante è dare più partite importanti, per fare il numero di gare che la Lega calcio in Italia fa in un anno la Fifa ci mette più 30 anni, non credo che un Mondiale ogni due anni cambi qualcosa da quel punto di vista, l’importante è riuscire a dare tempi di riposo ai calciatori, ridurre i viaggi intercontinentali, tutelare la loro salute e vedere se si riesce a trovare la quadratura del cerchio, la soluzione ideale per far crescere il calcio a livello mondiale», prosegue Infantino ospite della trasmissione «Radio anch’io Sport» su Rai Radio1.

«Perdita di appeal per mondiale ogni due anni? Per un Paese come l’Italia che si qualifica normalmente ai mondiali sicuramente, per l’80% della popolazione mondiale il discorso è un po’ diverso», sottolinea l’italo-svizzero.

«Già nel 2018 l’Italia purtroppo non si è qualificata, abbiamo vissuto un mondiale eccezionale in Russia. Ovviamente se non dovesse qualificarsi sarebbero 12 anni senza Italia ai mondiali, una generazione di giocatori e ragazzi che non vivono questa emozione. Sono quattro squadre nel gironcino dei playoff, si qualificherà chi lo merita: in bocca al lupo all’Italia e a tutti gli altri», conclude Infantino.