Il caso

Il peggior sorteggio della storia

Gli ottavi di Champions League sono usciti da una procedura viziata da un clamoroso errore dell’UEFA – E i nostalgici della mai nata Superlega se la ridono
L’ex Arsenal Andrey Arshavin estrae il nome del Manchester United. È l’inizio della «catastrofe». © UEFA
Stefano Olivari
13.12.2021 19:15

Il peggior sorteggio nella storia del calcio, per lo meno ad alto livello, è andato in scena oggi a mezzogiorno e mezzo a Nyon. Quando gli ottavi di finale di Champions League sono usciti da una procedura viziata da un clamoroso errore della UEFA, che ha portato tre ore dopo ad una nuova estrazione ed altri accoppiamenti. Scene commentate in tutto il mondo, una gioia per i nostalgici della mai nata Superlega: ed infatti il Real Madrid è stato il più scatenato nello schieramento anti-Ceferin, annunciando un ricorso per invalidare il tutto.

Primo errore
La cerimonia sembra al solito ritmo, con il vicesegretario generale Giorgio Marchetti a fare da cerimoniere ed Andrey Arshavin a pescare le palline con i nomi delle squadre. Tutto semplice: le otto vincenti dei gironi (Manchester City e United, Liverpool, Real Madrid, Juventus, Bayern Monaco, Ajax e Lille) contro le seconde (Chelsea, PSG, Inter, Benfica, Sporting Lisbona, Atletico Madrid, Villarreal e Salisburgo), vietati gli incroci fra squadre dello stesso paese o provenienti dallo stesso girone. Benfica accoppiato al Real Madrid, poi è il turno del Villarreal secondo nel girone del Manchester United. La mano dell’ex Arsenal e Zenit pesca proprio lo United, che per errore Michael Heselschwerdt, il tedesco Head of Club Competitions della UEFA, ha inserito nell’urna. Gelo in sala, ma un furibondo Marchetti pensa di uscirne andando avanti: il sorteggio viene ripetuto e questa volta come avversaria del Villarreal esce il Manchester City.

Secondo errore
In altri tempi tutto sarebbe passato sotto silenzio, forse anche in questi tempi. Ma il Manchester United porta davvero male alla UEFA, con Heselschwerdt che non inserisce la sua pallina fra quelle delle possibili avversarie dell’Atletico Madrid, che per i suoi ottavi si vede estratto il Bayern. Cosa che in teoria ci poteva stare ma non alterando le probabilità di uscita corrette, con lo United nell’urna. Alla fine oltre alle sfide già citate Juventus-Sporting e Ajax-Inter, con grande gioia per i dirigenti delle italiane, United-PSG, Liverpool-Salisburgo e Lilla-Chelsea.

Il software del provider
Mezzo mondo ride della disorganizzazione UEFA, mentre l’Atletico fa ricorso: vuole che il sorteggio sia rifatto, mettendo le palline al posto giusto. Minuti di telefonate furiose, alla fine Ceferin e Marchetti optano per la soluzione che minimizza le possibilità di finire in tribunale, cioè rifare il sorteggio alle tre del pomeriggio. Lo annunciano attraverso i social network, con un capolavoro di comicità involontaria: “In seguito ad un problema tecnico con il software di un provider esterno, che indica quali squadre possono incontrarsi, si è verificato un errore nel sorteggio della Champions League”. Software? Provider? Per una pallina? Certo ammettere che i propri dirigenti non conoscono le regole dei sorteggi sarebbe peggio.

Gli ottavi (finalmente) corretti. © UEFA
Gli ottavi (finalmente) corretti. © UEFA

Ottavi per adesso
Alle tre con tutte le palline giuste nelle urne giuste Arshavin estrae gli accoppiamenti definitivi, tutti diversi da quelli di mezzogiorno: in ordine di uscita Salisburgo-Bayern, Sporting-City, Benfica-Ajax, Chelsea-Lille, Atletico-United, Juventus-Villarreal, Inter-Liverpool, PSG-Real. La UEFA chiude la sua giornata di poca gloria pubblicando il tabellone, che poi non è un tabellone (per i quarti ci sarà un altro sorteggio), e ponendo su Twitter una domanda che sembra una presa in giro: quale accoppiamento vi emoziona di più?

Ricorso Real
Errori umani hanno quindi riaperto la ferita della Superlega, anche se Real Madrid e Juventus, fra i tre club che ancora non si sono arresi (il Barcellona è uscito nei gironi), oggi non l’hanno evocata ufficialmente. A viso aperto è però la battaglia degli spagnoli, che prima del secondo sorteggio hanno chiesto di tenere buono il loro ottavo contro il Benfica perché non sarebbe stato influenzato da errori, anche se per dirlo con certezza ci vorrebbe un VAR per tutte le palline nel momento della loro collocazione nell’urna. Protesta non ascoltata da Ceferin ed accoppiamento con il PSG, con il caso che ha fatto capire chi comanda.

Il ritorno della Superlega
Detto che un sorteggio sbagliato, che entrerà nella storia come quello dei Mondiali 1982, quando il Belgio fu messo nel girone dell’Italia e poi in quello dell’Argentina, e la Scozia in quello dell’Argentina prima di scivolare in quello del Brasile (a gestire il tutto un relativamente giovane Blatter), significa poco dal punto di vista politico, è chiaro che ogni pretesto è buono per tenere accesa la fiammella della Superlega. Con Florentino Perez ad esporsi ed una maggioranza silenziosa pronta a rivalutare la situazione. Il mese scorso, durante l’assemblea dei soci, il presidente del Real Madrid ha affermato che al di là di Ceferin è proprio il format della Champions ad essere sbagliato, visto che ogni sondaggio indica che i giovani seguono il calcio sempre meno. Sfida aperta, come quella fra il Real ed quel PSG che è fra i principali sostenitori di Ceferin anche se sulla carta sarebbe la vera squadra da Superlega.