Calcio

Il sogno di Daniele Russo? «La promozione con il Bellinzona»

Il difensore granata lancia il girone di ritorno: «Proveremo a dare fastidio all’Yverdon, ma se caso ci riproveremo l’anno prossimo»
Daniele Russo. ©Ti-Press / Francesca Agosta
Marcello Pelizzari
27.02.2020 20:39

Undici punti di ritardo e solo tredici partite a disposizione. La missione del Bellinzona, in questo girone di ritorno, ha un che di impossibile. «In più non avremo nemmeno lo scontro diretto con l’Yverdon» spiega Daniele Russo, 34 anni, uno dei senatori. «Da quel lato, beh, abbiamo già dato. Detto ciò, giocheremo otto volte in casa. Un vantaggio».

«Il pubblico? Ci sarà»

Già, il pubblico granata. Per il momento, la sfida contro il Black Stars di domenica non è oggetto di misure restrittive legate al coronavirus. Porte aperte, insomma. «Sarebbe stata una beffa, considerando che i nostri tifosi la stagione passata avevano sopportato l’esilio a Giubiasco. Le cose per via dell’emergenza cambiano velocemente, ad ogni modo. Speriamo che la gente possa davvero vivere una giornata in nostra compagnia».

Un pubblico fedele, quello bellinzonese. Identificatosi in particolare con l’allenatore, Valerio Jemmi. «Scegliere lui per il dopo Jacobacci è stata, se vogliamo, una mossa tecnica ma anche di marketing» dice Daniele. «Lui è un riferimento per la città e la regione, come è arrivato ha fatto benissimo. Ci voleva un timoniere e lui lo è. Poi, è chiaro, spetterà a noi giocatori portare il Bellinzona dove merita. Se non sarà già quest’anno, l’obiettivo della promozione andrà centrato al prossimo giro. In ogni caso, sfrutteremo questi mesi per crescere».

«Speriamo nella riforma»

Di sicuro, il Bellinzona segue da vicino la proposta di una Super League allargata. «Se passasse – prosegue Russo – ci sarebbero ricadute positive per la Promotion 2020-21. E cioè due, forse addirittura tre promozioni in Challenge. Ci faremo trovare pronti, va da sé. In ogni caso, lo ribadisco, sfrutteremo questo ritorno sia per crescere sia per scalare la classifica. Se chiudiamo fra le prime tre, infatti, stacchiamo il biglietto per il primo turno di Coppa Svizzera».

«Ragiono di giorno in giorno»

Ma Russo, in scadenza e con parecchi anni di carriera alle spalle, farà ancora parte del Bellinzona che verrà? «Io e il presidente Paolo Righetti ne abbiamo parlato, diciamo che alla mia età bisogna ragionare alla giornata (ride, ndr). Battute a parte, fino a giugno darò il massimo per i granata. Poi si vedrà. Molto dipenderà dal mio fisico e da cosa vorrà il club. Di sicuro, il mio sogno non cambia: mi piacerebbe chiudere la carriera con una promozione. So che non sarà facile». E dopo? «Dopo, al di là del mio lavoro, vorrei restare comunque nel calcio. Come dirigente, magari. Oppure sul campo. Non sono arrivato lì, ad ogni modo. Non ancora. So che arriverà quel momento, ma per adesso mi godo le partite e gli allenamenti. E cerco di fare il possibile per conquistare il mio sogno».

«Il gruppo la nostra forza»

Russo, da domenica in avanti, avrà un po’ di concorrenza in più in difesa. Ci riferiamo a Ivan Lurati, ex di Lugano, Chiasso e Sion. «Se arriva un valore aggiunto, ben venga» il commento del centrale. «La concorrenza è positiva, visto che migliora e anche di molto la qualità degli allenamenti. Tutti ne beneficiano. Oltre a Ivan, un ottimo acquisto, mi piacerebbe fare un grosso in bocca al lupo a Felitti. Dovrà rimanere fuori un po’ causa rottura del crociato. Si è fatto male nell’amichevole contro il Lugano».

Il gruppo, al Comunale, è la vera forza. «Il nostro segreto? Ci guardiamo spesso in faccia, dicendoci tutto» la chiosa di Russo. «Nonostante tutto, al netto di un inizio di stagione complicato, il gruppo è sano e solido. D’altronde, giochiamo assieme da tre anni e anche i nuovi si sono integrati bene. Alla fine, senza uno spogliatoio unito il Bellinzona non avrebbe mai ottenuto questi risultati».

E allora sotto, con un girone di ritorno breve ma intenso. L’Yverdon, poi, per quanto forte potrebbe mollare la presa.