La lunga carriera di Franco Baresi

Intervista al leggendario capitano del Milan
Red. Sport
27.05.2010 07:17

LUGANO - Sei scudetti, quattro Supercoppe italiane, tre Coppe Campioni, tre Supercoppe europee, due Coppe Intercontinentali e - nonostante in Spagna nel 1982 non giocò nemmeno un minuto - anche un Mondia­le. Di fronte a un simile palmarès, il giornalista e tifoso rossonero Carlo Pellegatti sentenziò: Franco Baresi è l'immensità che diventa re­gola. Un predestinato, il «Piscinin» esordì in prima squadra a soli 17 anni, il 23 aprile del 1978. Tempi cupi per l'Italia, attraversata dalle violenze di piazza, dalla lotta armata e dal terrorismo di matrice po­litica. Milanista nel sangue, Baresi non lasciò mai il club di Via Turati. Nep­pure quando la giustizia sportiva prima e la legge del campo poi co­strinsero la squadra a disputare due stagioni in Serie B. Un attacca­mento alla maglia ripagato da mille e passa successi. Personali e di squadra. Un cammino che «Kaiser Franz» ha voluto ripercorrere nel­la splendida cornice dell'American School di Montagnola. «Ho molti ricordi, quasi tutti belli» esordisce Baresi, 50 anni appena compiuti e una forma fisica invidiabile. «Se devo sceglierne uno dico la prima Coppa Campioni che ho vinto. Il Milan non saliva sul tetto d'Eu­ropa da vent'anni, per me fu una gioia immensa riportarlo lì».Il resto dell'intervista nel Corriere del Ticino di oggi, acquistabile anche online con la nostra edicola elettronica.