La lunga carriera di Franco Baresi

LUGANO - Sei scudetti, quattro Supercoppe italiane, tre Coppe Campioni, tre Supercoppe europee, due Coppe Intercontinentali e - nonostante in Spagna nel 1982 non giocò nemmeno un minuto - anche un Mondiale. Di fronte a un simile palmarès, il giornalista e tifoso rossonero Carlo Pellegatti sentenziò: Franco Baresi è l'immensità che diventa regola. Un predestinato, il «Piscinin» esordì in prima squadra a soli 17 anni, il 23 aprile del 1978. Tempi cupi per l'Italia, attraversata dalle violenze di piazza, dalla lotta armata e dal terrorismo di matrice politica. Milanista nel sangue, Baresi non lasciò mai il club di Via Turati. Neppure quando la giustizia sportiva prima e la legge del campo poi costrinsero la squadra a disputare due stagioni in Serie B. Un attaccamento alla maglia ripagato da mille e passa successi. Personali e di squadra. Un cammino che «Kaiser Franz» ha voluto ripercorrere nella splendida cornice dell'American School di Montagnola. «Ho molti ricordi, quasi tutti belli» esordisce Baresi, 50 anni appena compiuti e una forma fisica invidiabile. «Se devo sceglierne uno dico la prima Coppa Campioni che ho vinto. Il Milan non saliva sul tetto d'Europa da vent'anni, per me fu una gioia immensa riportarlo lì».Il resto dell'intervista nel Corriere del Ticino di oggi, acquistabile anche online con la nostra edicola elettronica.