La Svizzera scappa, i tedeschi l’acciuffano

L’impresa era lì, a portata di mano. Battere la Germania, quattro volte campione del mondo, fuori casa. E invece nella bolla di Colonia ne è venuto fuori un 3-3 clamoroso. Peccato, perché la Svizzera si era portata addirittura sul 2-0 (Gavranovic e Freuler). Ma complici alcuni errori gravi di Schär, inguardabile, hanno permesso ai tedeschi di rientrare due volte. E a complicare le cose è arrivata anche la vittoria dell’Ucraina con la Spagna. I primi quindici minuti dei rossocrociati sono stati quasi perfetti. E in questa perfezione, meritato, è subito arrivato il gol. Dopo un’occasionissima di Shaqiri (murato da Neuer sottoporta), a timbrare ancora il cartellino sugli sviluppi del corner successivo è stato super Mario Gavranovic. La rete è caduta al 5’, con l’attaccante della Dinamo Zagabria bravo a trovare una palombella beffarda di testa. La Svizzera non si è fermata, cercando di sfruttare al massimo la verve di Shaqiri, imprendibile tra le linee tedesche. Al quarto d’ora un erroraccio in impostazione di Neuer non è però stato sfruttato: Seferovic si è un filo addormentato, con la palla che è comunque arrivata sui piedi di Gavranovic che non è riuscito a superare il portiere avversario. La Germania è quindi entrata in partita. Alzando il pressing, tenendo quasi sempre palla e provando a bucare la retroguardia elvetica con diverse triangolazioni del quartetto terribile Goretzka-Gnabry-Werner-Havertz. E in questi frangenti, cruciali si sono rivelate un paio di chiusure di Rodriguez, sempre più a suo agio nella difesa a 3 di Petkovic. Sì, la Nazionale ha gestito bene la prima ondata tedesca. Di più: al 27’ ha raddoppiato con una ripartenza deliziosa. Palla recuperata da Xhaka, verticalizzazione immediata di Gavranovic per Seferovic che a sua volta ha imbeccato in diagonale Freuler. Il centrocampista dell’Atalanta si è dunque inventato uno scavetto delicatissimo. Due a zero, quasi clamoroso. Peccato che Schär abbia subito spianato la strada per la prima rete dei padroni di casa. Werner ha rubato palla al centrale svizzero, trovando poi un diagonale chirurgico che ha in parte sorpreso Sommer. L’estremo difensore è quindi stato bravissimo a riscattarsi al 35’, deviando in angolo un esterno insidiosissimo di Gosens. I tedeschi hanno continuato a spingere, ma la calma e la classe di Xhaka da un lato e la solidità del pacchetto difensivo dall’altro hanno permesso alla Svizzera di andare alla pausa in vantaggio.
Pronti, via, nella ripresa la Germania ci ha subito messo paura. Lo spunto di Havertz al 48’ si è tuttavia infranto sul palo esterno, alla sinistra di Sommer. Comunque un segnale, anzi un chiaro indizio della sofferenza che da lì in avanti ha accompagnato la Svizzera. A far precipitare le cose anzitempo ci ha purtroppo pensato Schär. Ancora lui, già. Il 22 elvetico al 55’ ha abbozzato un cambio gioco velleitario, consegnando la palla ad Havertz. E la punta tedesca ha colpito. Ahia. Preludio di un tracollo? No, perché a Colonia pure la retroguardia di Joachim Löw ha fatto acqua, un’altra volta. Il contesto ideale per un rapace come Gavranovic, abile a farsi trovare pronto al 57’ dopo una doppia occasione scialacquata da Seferovic. Nemmeno il tempo di aggiustarsi la mascherina e tirare il fiato è la Germania ha ritrovato il pareggio. Appena dentro l’area di rigore Werner è scappato via sulla destra a... Schär, e il suo traversone è stato capitalizzato da Gnabry con un colpo di tacco magistrale. La girandola di cambi su un fronte come sull’altro ha abbassato i ritmi impazziti dei primi 65’. Petkovic, ad esempio, ha rinunciato a un oramai spompo Shaqiri, coprendosi con Sow. La Germania, anche logicamente, ha comunque insistito un pizzico in più. Né Kroos (con due punizioni dal limite), né Gnabry con una conclusione secca ma centrale, hanno però trovato l’affondo cercato. Si è quindi dovuto attendere l’81’ per vivere una nuova fiammata. In questo caso ad opera di Draxler, il cui destro ha però lambito la rete esterna. I rossocrociati, per contro, non hanno praticamente trovato nuove energie per provare a riportarsi in vantaggio. Quantomeno, però, hanno difeso il pari. E ciò nonostante addirittura l’espulsione comminata all’inguardabile Schär.
IL TABELLINO
GERMANIA 3
SVIZZERA 3
1-2
Reti: 5’ Gavranovic 0-1, 26’ Freuler 0-2, 28’ Werner 1-2, 55’ Havertz 2-2, 57’ Gavranovic 2-3, 60’ Gnabry 3-3.
Arbitro: Ruddy Buquet (FRA).
Germania: Neuer; Klostermann, Rüdiger, Ginter (77’ Emre Can), Gosens (57’ Halstenberg); Kroos, Kimmich; Gnabry, Goretzka, Havertz (77’ Draxler), Werner.
Svizzera: Sommer; Elvedi, Schär, Rodriguez; Widmer, Xhaka, Freuler (85’ Benito), Zuber (66’ Edimilson); Shaqiri (66’ Sow); Seferovic (85’ Itten), Gavranovic (75’ Mehmedi).
Ammoniti: 28’ Schär, 36’ Gosens, 50’ Gavranovic, 51’ Xhaka, 65’ Kroos. 93’ Rüdiger.
Espulso: 92’ Schär (doppia ammonizione)
Note: Svizzera senza Akanji, Steffen (causa coronavirus), Mbabu, Zakaria ed Embolo (infortunati). La partita si è giocata a porte chiuse.