La vecchia conoscenza Boughanem sul cammino di Coppa dei bianconeri

Per essenza, la Coppa Svizzera è spesso un terreno fertile per belle storie e ritrovi inattesi. Il sorteggio del secondo turno, che vedrà di fronte tra poco più di tre settimane Lugano e Lancy, rientra perfettamente in questa categoria. Tra le fila dell’unica «piccola» capace di smentire i pronostici eliminando lo Stade Nyonnais nonostante le tre divisioni di scarto si trova infatti una vecchia conoscenza bianconera: Kamel Boughanem. Durante la stagione 2006-07 l’ex centravanti marocchino visse uno dei momenti più prolifici della sua carriera sulle rive del Ceresio, mettendo a segno 14 gol in 32 partite di Challenge League. Ora assistente di suo fratello Samir - anche lui ex calciatore con addirittura 9 presenze col Marocco - nella squadra ginevrina di seconda lega interregionale, il 44.enne sogna una nuova impresa contro i bianconeri. «Ma avrei preferito pescarli più tardi nella competizione - ride Boughanem -. Scherzi a parte, poter affrontare i bianconeri in Coppa rappresenta un’emozione forte per me. A Lugano mi sono trovato benissimo, ed è anche lì che è nato il mio primo figlio».
Nyon eliminato in dieci
Dire che la squadra allenata dai fratelli Boughanem si è meritata questa partita speciale contro il Lugano è un eufemismo. Subito avanti di due reti nel primo turno contro lo Stade Nyonnais, il Lancy non si è fatto riacciuffare, nonostante il 2-1 dei vodesi prima della pausa e l’ultima mezz’ora giocata in dieci. «Già in settimana io e mio fratello avvertivamo la sensazione di poter fare qualcosa di grande - racconta l’ex attaccante bianconero -. Inoltre, nonostante il campionato non sia ancora iniziato per noi, siamo arrivati a questa partita in grande forma fisica e con una motivazione enorme. L’incontro, paradossalmente, è arrivato al momento ideale. Oltre ad avere passato il turno, sono felice del fatto che siamo stati capaci di dominare per lunghi tratti l’avversario. Anche il loro allenatore si è complimentato dicendoci che abbiamo meritato». Un’impresa maiuscola che gli è pure valsa i complimenti di un ex compagno di squadra bianconero: Mattia Croci-Torti.
Il Crus e i cori di Cornaredo
Già, la partita tra Lancy e Lugano permetterà anche al Crus e a Kamel Boughanem, compagni durante il passaggio del marocchino a Cornaredo, di incontrarsi per la prima volta da avversari. «Abbiamo sempre avuto un buon rapporto - ricorda l’ex attaccante -. Quando arrivai a Lugano, Mattia mi venne subito incontro, aiutandomi ad integrarmi in squadra. Aveva il contatto facile con tutti ed era anche capace di fare ridere il gruppo. In campo invece era grintoso e correva dappertutto, dava il massimo e non si risparmiava mai. Era un vero leader e si vedeva che aveva qualcosa di diverso dagli altri. Infatti non mi sorprende che sia diventato un allenatore». A legare i due ex compagni vi è anche un curioso aneddoto: «Ricordo che eravamo entrambi apprezzati dai tifosi, che ci avevano dedicato dei cori», sorride Boughanem. Una dimostrazione di affetto non da poco che fa sì che, nonostante la parentesi del centravanti marocchino a Lugano sia durata poco più di una stagione, quest’ultima occupi ancora un posto importante nel cuore di «Bougha», come veniva chiamato dai tifosi. «Sin dalla mia prima partita mi sono sentito benissimo a Cornaredo - commenta Boughanem -. Adoravo giocare in quello stadio. L’affetto che la gente ci dimostrava quando scendevamo in campo era straordinario. Sapere che presto questo stadio non ci sarà più mi rende un po’ triste. Quasi quasi mi sarebbe piaciuto giocare lì la partita di Coppa». Invece sarà lo Stade de Marignac ad ospitare Lancy-Lugano. Una trappola nella quale il Nyon è cascato e che spetterà al Lugano evitare.