Lamine Yamal ha ingaggiato persone con nanismo per il suo compleanno: ed è scoppiata la polemica

Un Europeo, due edizioni della Liga, una Coppa di Spagna e, parallelamente, una serie di record personali. Lamine Yamal, nella sua giovane, giovanissima carriera, ha già vinto parecchio. Titoli, fra l'altro, conquistati quando ancora era minorenne. Il giocatore del Barcellona, ora diciottenne, è a tutti gli effetti una superstar.
Per celebrare il raggiungimento della maggiore età, l'esterno blaugrana ha pensato in grande. E, di riflesso, organizzato una festa con oltre duecento invitati. Poche, ma stringenti, le regole: niente droga, niente cellulari, niente videocamere. Precauzioni, queste, che tuttavia non hanno impedito la classica fuga di notizie e indiscrezioni. Secondo diversi media spagnoli, infatti, delle persone con nanismo sarebbero state ingaggiate per animare la serata. L'associazione Adee, che lotta per i diritti di chi è affetto da acondroplasia e altre forme di nanismo, ha criticato quanto accaduto e annunciato l'intenzione di presentare una denuncia. In un comunicato pubblicato sul proprio sito, la stessa associazione ha affermato che l'idea di usare persone con nanismo per questi scopi «non solo è contraria alle leggi in vigore» ma, parallelamente, «ai valori etici fondamentali di una società che punta all'uguaglianza e al rispetto». Mentre scriviamo queste righe, né Yamal né il suo entourage hanno reagito al comunicato.
Ha reagito, per contro, la politica. Il Ministero spagnolo dei Diritti sociali ha infatti contattato il Ministero pubblico per verificare se è stata effettivamente violata la legge sull'handicap. Non solo, il Parlamento spagnolo – tramite l'Ufficio per la lotta ai crimini d'odio e quello dei diritti – dovrà ugualmente verificare se le persone coinvolto nella festa di Yamal sono state ridicolizzate o discriminate. Dal 2022, in Spagna è vietato impiegare persone con nanismo a fini di intrattenimento e in occasione di eventi privati. Una revisione di questa legge dovrebbe entrare in vigore questa settimana, con sanzioni che possono toccare perfino il milione di euro.
Ma che cosa è successo, di preciso, alla festa della superstar del Barcellona? Non lo sappiamo, di preciso. Una delle persone coinvolte, in forma anonima, ha però parlato con la radio catalana RAC1. Prendendo, fra l'altro, le difese di Yamal: «Nessuno ci ha insultato. Abbiamo lavorato in pace. Non capisco questo trambusto. Siamo persone normali che fanno il loro lavoro, legalmente». Il testimone ha pure accusato Adee, spiegando che l'associazione così facendo rischia soltanto di fare danni: «Vogliono vietare una professione che amiamo, ma non ci hanno mai offerto alternative o aiuto». Il testimone ha spiegato che, durante la serata, le persone con nanismo hanno ballato, servito bevande ed eseguito trucchi di magia per un'ora, prima di rientrare alla festa come tutti gli altri ospiti: «L'unico motivo di questa polemica è che era la festa di Lamine Yamal».
La serata è iniziata in «piccolo», in un ristorante a sud di Barcellona, alla presenza della famiglia e degli amici più stretti. Su Instagram, il padre di Yamal ha condiviso alcune foto, tra cui una che mostra una collana di diamanti con le iniziali «LY». Secondo i media, il gioiello, del valore di oltre 300 mila franchi svizzeri, era un regalo del rapper dominicano El Alfa. La festa è poi proseguita con un centinaio di ospiti, tra cui diversi compagni di squadra del Barça – Robert Lewandowski, Raphinha, Gavi e Alejandro Balde – e star della musica come Ozuna, Bad Gyal, Quevedo e Chimbala. In un video che circola su internet, si vede Lamine Yamal cantare sul palco insieme a Chimbala, mentre Gavi e Alejandro Balde ballano al suo fianco. Nonostante la lunga serata, il giovane spagnolo si è recato alle 9 del mattino seguente per le visite mediche pre-stagionali con il Barcellona. Non ci sono state conseguenze visibili della festa, ma la polemica è destinata a durare.