L’Inter punta su testa e cuore, il Milan si affida all’orgoglio

Derby di Champions League, atto secondo. Si riparte dal 2-0 nerazzurro dell’andata, dalle reti di Dzeko e Mkhitaryan che avevano gelato il Milan e i tifosi rossoneri. Si ricomincia dopo una partita che aveva visto la squadra di Simone Inzaghi comandare la sfida praticamente dal primo all’ultimo minuto, al cospetto di un Milan costretto a fare la parte del figurante. «Nei primi setti minuti di gioco loro non sono mai entrati in area», aveva commentato un confuso Stefano Pioli.
La sponda nerazzurra di Milano però non si fida, teme l’orgoglio del Diavolo e, soprattutto, quella follia che caratterizza la storia dell’Inter. Inzaghi manderà in campo la stessa formazione di una settimana fa: l’obiettivo è quello di non farsi schiacciare per non dare coraggio al Milan, di giocare come all’andata e – se possibile – di segnare per primi per chiudere la pratica.
Già, il coraggio. Ne servirà parecchio, ai rossoneri, se vorranno almeno sperare di mettere in dubbio la qualificazione dell’Inter alla finale di Istanbul. Ci si aggrappa al rientro di Leao – il grande assente della andata – in casa rossonera. Sperando che il portoghese, con la sua fantasia e la sua velocità, possa dare un nuovo vigore a una squadra apparsa apatica e con poche idee, nelle ultime uscite.
Certo è che l’Inter si presenta all’appuntamento con il vento in poppa. Non solo per la fiducia accumulata nella partita di andata. Da un mese a questa parte – quando i nerazzurri vennero clamorosamente battuti al Meazza dal Monza – la situazione è radicalmente cambiata. Capitan Lautaro Martinez e compagni sono ancora in corsa su tre fronti: la Champions League, ovviamente, la qualificazione alla prossima edizione del massimo torneo europeo per club e la finale di Coppa Italia. E in campionato la formazione di Inzaghi, di questi tempi, è un rullo compressore: ha vinto le ultime quattro partite contro Empoli, Lazio, Roma e Sassuolo, segnando complessivamente 12 reti e subendone solo 3. Difficile immaginare un crollo, anche se il derby rimane una sfida a sé.
Intanto Inzaghi non intende correre rischi e, dicevamo, si affiderà ai suoi fedelissimi. Davanti, insomma, spazio a Lautaro e Dzeko, con Lukaku pronto a subentrare. L’allenatore nerazzurro gioca la carta della prudenza: «Noi non ci sentiamo già in finale: abbiamo costruito un meritato vantaggio nel primo incontro, ma non abbiamo fatto nulla. Dovremo pensare a offrire una prestazione importante e non speculare sul risultato dell’andata o gestire. Cosa chiederò nello spogliatoio? Ci vorrà testa fredda e cuore caldo: è l’unico modo per interpretare bene un match come questo».
Per un’Inter che ride, al momento c’è un Milan che piange. Pioli sta forse vivendo il momento più complicato da quando siede sulla panchina rossonera. Dopo la sconfitta nel derby è arrivata anche quella sul campo dello Spezia: un altro 2-0 che fa malissimo e che complica maledettamente la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. L’atmosfera è tesa: giocatori e staff tecnico – in Liguria – hanno pure dovuto subire l’onta dell’incontro – chiamiamolo così – con i tifosi. «Giocheremo una partita che può scrivere la storia, dobbiamo credere nella possibilità di battere l’Inter». Qualcosa però si è inceppato, in casa Milan, e non tutto può essere ricondotto all’assenza di Leao. La squadra appare spenta, fisicamente, ed allora a salvarla può e deve essere l’orgoglio. Lo spirito del Milan, si diceva una volta.
Il futuro di Pioli, nonostante il triennale da poco firmato, ora appare in bilico: una brutta figura con l’Inter e una mancata qualificazione alla prossima Champions potrebbero risultare fatali al tecnico di Parma. L’allenatore cerca allora di caricare l’ambiente: «Lo stato d’animo è quello di una squadra che ha una grandissima occasione. Siamo concentrati per ribaltare un pronostico che ci vede sfavoriti. Arrivati a questo punto vogliamo la finale, ma dobbiamo fare una partita diversa. Conosciamo tutti la storia del club, vogliamo farne parte scrivendo pagine importanti. Leao? Sta bene, domenica ha svolto quasi interamente l’allenamento con il gruppo».
Intanto l’Inter batterà un nuovo record, quello degli incassi. Al Meazza ci sarà il tutto esaurito e nelle casse nerazzurre dovrebbero entrare circa 12 milioni di euro.