L’Irlanda imbriglia la Svizzera: a Dublino è 1-1

La solita, vecchia Svizzera verrebbe da dire. Una squadra che gioca bene a pallone, sì. Incapace però di dominare davvero l’avversario o, meglio, di ammazzare le partite a suon di gol. E così, a Dublino, finisce 1-1. Un risultato che in ottica Euro 2020 fa felice l’Irlanda e, di riflesso, la Danimarca che dal canto suo supera senza problemi Gibilterra. Il vento della polemica, su Vladimir Petkovic, continua insomma a soffiare.
Primo tempo senza sussulti, di fatto. I rossocrociati prendono subito l’iniziativa e cercano di lavorare ai fianchi l’avversario, sfruttando in particolare gli inserimenti delle mezzali. Ma l’Irlanda – solida e compatta – non concede praticamente nulla. Anzi, sono proprio i padroni di casa a far correre qualche brivido agli elvetici. La squadra di Vladimir Petkovic finisce così per adattarsi al ritmo – compassato – dei «Boys in green». Una squadra, quella di McCarthy, bravissima a chiudersi per poi sfruttare il contropiede.
La ripresa non offre di più. Se non una Svizzera che continua ad avere il pallino delle operazioni. Ma che purtroppo non trova il pertugio giusto. Finendo, secondo logica, per soffrire ancora l’iniziativa e il coraggio degli irlandesi. All’improvviso, però, l’intraprendente Schär si inventa il gol del vantaggio: ottima combinazione palla a terra e tocco di precisione. Siamo al 74’ e il più – incredibilmente – sembra fatto. E invece no. I padroni di casa, con la solita e tradizionale cocciutaggine, si spingono in avanti alla ricerca del pari. Che trovano all’85’ con McGoldrick. Una rete «viziata» da palesi errori rossocrociati, ad immagine dello sbadato Mbabu, come da un fuorigioco di partenza non ravvisato. Ma un gol tutto sommato meritato, considerando che poco prima l’Irlanda centra una clamorosa traversa.
Di sussulti, l’Aviva Stadium, non ne vive più. L’arbitro con il suo triplice fischio sancisce un pari che non può certo soddisfare la Svizzera: dopo il 3-3 contro la Danimarca, ecco l’1-1 di Dublino. La situazione nel girone di qualificazione ad Euro 2020 – pur non essendo terribile – comincia a preoccupare seriamente. Ad oggi, infatti, saremmo terzi in classifica.