L'Italia batte Israele, ma a fare notizia sono gli scontri fra polizia e manifestanti

L'Italia ha battuto Israele per 3-0, questa sera a Udine, firmando così la quarta vittoria consecutiva dell'era Gattuso. Una vittoria, rimanendo al calcio, sinonimo (almeno) di spareggi per i Mondiali 2026. La partita è stata risolta da una doppietta di Retegui e da un gol allo scadere di Mancini. Ma a far discutere, evidentemente, è il clima teso, se non tesissimo che si respirava prima e durante il match. Già, perché una manifestazione pro Pal e contro lo svolgimento stesso dell'incontro, inizialmente pacifica, è stata in seguito segnata da scontri e violenze.
Con le squadre già in campo e pronte a giocare, diverse decine di manifestanti hanno cercato di forzare il cordone di sicurezza della polizia per raggiungere lo stadio. Quindi, hanno incendiato dei cassonetti della spazzatura. Le forze dell'ordine hanno fatto largo uso di idranti e lacrimogeni per fermare i facinorosi, procedendo anche ad alcuni arresti. Una giornalista della Rai, durante le fasi più concitate della protesta, è rimasta ferita alla testa. La sua vita, per fortuna, non è in pericolo. La donna, Elisa Dossi, è stata colpita da una pietra mentre stava riferendo degli scontri.
«Quello che è accaduto stasera è di una gravità inaccettabile» ha dichiarato il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni. «La nostra città ripudia con forza la violenza che ha attraversato le strade al termine della manifestazione». E ancora: «Il corteo è stato pacifico e civile, ma al termine dello stesso dei delinquenti, che non c'entrano nulla con l'organizzazione e con i valori che l'animavano, hanno rovinato una giornata che poteva e doveva essere completamente diversa. Condanniamo con forza la violenza e i danneggiamenti che hanno attraversato la città. Esprimo la mia vicinanza e il mio ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno gestito con freddezza e organizzazione la deriva violenta al termine del corteo, ai giornalisti, a chi è rimasto coinvolto dagli scontri e a tutti i cittadini spaventati da queste scene vergognose: Udine intera vi è accanto. È intollerabile – ha concluso il sindaco – che una manifestazione per la pace animata da cittadini e manifestanti pacifici, che ringrazio, sia stata trasformata in un teatro di scontri, tradendo e offendendo i veri messaggi della mobilitazione, che era contro ogni forma di guerra e violenza».
Prima del calcio d'inizio, l'inno israeliano è stato fischiato da una parte dei 10 mila spettatori presenti sulle tribune del Friuli. La nazionale di Gattuso, tutto fuorché in palla nel primo tempo, ha così inanellato la quarta vittoria in altrettante partite con l'ex Milan in panchina. Gli Azzurri, dicevamo, si sono garantiti il diritto di disputare gli spareggi. Teoricamente, l'Italia potrebbe ancora concludere al primo posto il girone anche se, con questa Norvegia schiacciasassi e in virtù della differenza reti, nettamente a favore dei nordici, questa ipotesi appare quantomeno improbabile.