L'evento

Lo stadio celebra i campioni

Centinaia di famiglie a Cornaredo hanno festeggiato i giocatori del Football Club Lugano, che domenica hanno conquistato la Coppa Svizzera
Jona Mantovan
18.05.2022 19:34

Saranno state migliaia. Una fila interminabile. Giovani, meno giovani, ma soprattutto ragazze e ragazzi. Appassionati di calcio. L'appuntamento è per mercoledì pomeriggio, dalle 13 alle 19 allo stadio Cornaredo per il «Mercoledì della Coppa», così com'è stata chiamata l'azione. Il motivo? Scattare foto e chiedere autografi direttamente a loro, i campioni del Football Club Lugano che domenica, sotto la guida di Mattia Croci-Torti, sono riusciti a vincere la Coppa Svizzera. Superando, al Wankdorf di Berna, il San Gallo per quattro a uno.

«È molto emozionante»

«È molto emozionante», esclama Andrea, giovanissimo di Caslano (9 anni), capelli fino alle spalle e, ovviamente, con la maglia rigorosamente autografata. «Tifo per il Lugano da un paio d'anni. È bello poter vedere i giocatori dal vivo e da così vicino», dice. Insieme a lui c'è anche Jacopo, coetaneo oltre che compaesano. Lui alla finale di domenica era sugli spalti a Berna. «In mezzo alla folla, con i tifosi, è stata una cosa bellissima, un'esperienza fantastica», racconta senza nascondere l'emozione. «Sono un tifoso di questa squadra da quando sono nato – sottolinea fiero, mentre mostra la sciarpa con le firme di tutti –. E c'è pure il poster», esclama. La foto di gruppo stampata su carta lucida con la scritta «Vincitori della Coppa Svizzera 2022» su grande formato è uno dei pezzi più richiesti. Quasi tutti, qui nella Tribuna Monte Brè, ne hanno una con sé.

Ci tengo molto al calcio. L'atmosfera è molto bella, mi piace molto. Abbiamo fatto davvero un sacco di fila! Però, alla fine, ne è valsa la pena
Sharon, 10 anni, Lugano

L'occhio vigile di Tiziana non si fa scappare un istante i ragazzini. «Sono davvero molto entusiasti – spiega la donna, che accompagna i due piccoli –. Loro giocano a calcio, per cui se ne intendono. È stato un bel momento, hanno potuto vedere i loro beniamini. E stata una bella giornata».

«Ci tengo molto al calcio» dice una delle poche ragazzine presenti all'evento. È Sharon, 10 anni di Lugano: «L'atmosfera è molto bella, mi piace molto. Abbiamo fatto davvero un sacco di fila. Però, alla fine, ne è valsa la pena. E questa sera mi porto a casa il poster con le firme di tutti i giocatori». Ma chi è il giocatore preferito dai ragazzi? «Custodio!», non esita a rispondere Nathan, sette anni, che ha raggiunto lo stadio Cornaredo insieme al padre, Luca, da Roveredo, nel canton Grigioni. «È bravo, mi piace come gioca in campo», aggiunge il piccolo con la sua voce squillante. Altri ragazzi, invece, dedicano un applauso a Bottani. «Mi piace la sua tecnica, come gioca. Ma è il mio parere personale», dice Andrea. Qualche metro più in là, anche Gianmarco, 11 anni di Breganzona, è d'accordo. «Ha pure fatto una rete. E prima si è complimentato con me per la maglia». Inutile dire che Gianmarco indossa quella dei bianconeri... «Ha un controllo della palla che mi piace», aggiunge Francesco, sempre a favore di Bottani. 

Sono molto più grandi, dal vivo. Me li aspettavo un po' più bassi... Ho detto loro che sono molto bravi e ho fatto loro i complimenti
Francesco, 12 anni, Cureglia

I giocatori, dal vivo

E vedere i giocatori dal vivo, che effetto fa? «Ah, certo. È molto più bello vederli dal vivo». A parlare è Riccardo, 10 anni di Morbio Inferiore. «Ho parlato anche con l'allenatore, Croci-Torti, perché mio padre, in passato, aveva giocato con lui», dice mentre mette via il pennarello indelebile appena usato per farsi fare gli autografi. «Sono stati tutti gentilissimi – spiega Mary, che è qui insieme ai suoi due figli, appassionati di calcio e pure giocatori –. Molto disponibili, hanno parlato e fatto le foto con loro. Dal vivo sono più belli che in televisione», scherza lasciandosi scappare una risata. «Sono molto più grandi. Me li aspettavo un po' più bassi», aggiunge Francesco, quasi 12 anni, di Cureglia. «Ho detto loro che sono molto bravi e ho fatto loro i complimenti», conclude il ragazzo mostrando fiero il suo poster appena firmato.

Tanta emozione. L'ultima volta che avevo visto il Lugano vincere, nel 1993, avevo 22 anni. È la seconda Coppa Svizzera che vedo vincere dal Lugano e sono contento
Luca, 52 anni, Roveredo

Giorgio spicca tra i ragazzini. È un ‘veterano’, se si può chiamare così. «Beh, è dieci anni che passo sempre qui allo stadio. Ormai mi conoscono anche i giocatori», scherza. «Oggi è tranquilla, ma domenica... Domenica è stata una bella sorpresa. Qui è bellissimo. Una cosa fantastica. Ci si può dare del ‘tu’. I giocatori sono professionali, gentili, disponibili. E questo è molto importante». In effetti, anche Luca (dal Roveredo, nel canton Grigioni appunto) è un veterano. Da sempre tifoso e appassionato di calcio. «Tanta emozione, perché l'ultima volta che avevo visto il Lugano vincere, nel 1993, avevo 22 anni. Oggi ne ho 52. È la seconda Coppa Svizzera che vedo vincere dal Lugano e sono contento. E se ci penso ancora adesso mi commuovo, com'è successo al ‘Crus’», conclude, riferendosi a mister.

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