Lucien Favre annuncia il ritiro

Lucien Favre ha annunciato il suo ritiro dall’attività di allenatore. A 68 anni, il tecnico ha spiegato in interviste concesse a Le Matin Dimanche e al Sonntagsblick che da mesi sentiva venir meno il desiderio di continuare: una decisione maturata senza rimpianti e con «grande gratitudine» per il percorso compiuto. «Ero sempre impegnato. Ho quasi dimenticato la mia età».
Trent'anni da allenatore
L'annuncio arriva a quasi tre anni dallo stop con il Nizza, la sua ultima esperienza su una panchina. Nato a Losanna e oggi residente a Saint-Barthélemy, Favre ha iniziato il suo percorso da allenatore nel 1991, al FC Echallens, nel canton Vaud. Sotto la sua guida il club ha ottenuto per la prima volta la promozione in Lega Nazionale B. Dal 2000 sulla panchina del Servette, con cui vince la Coppa Svizzera nel 2000/01 ed elimina l’Hertha Berlino — suo futuro club — nel cammino verso gli ottavi di Coppa UEFA, nel 2003 Favre arriva al FC Zurigo, un passaggio decisivo.
Con i tigurini, Favre riesce a ottenere due titoli consecutivi tra il 2005 e il 2007 e una Coppa Svizzera nel 2004/05. Successi che gli aprono le porte della Bundesliga. Nell’estate 2007 firma con l’Hertha Berlino, avviando una lunga avventura nel calcio tedesco. In Germania allena complessivamente Hertha, Borussia Mönchengladbach e Borussia Dortmund, collezionando 393 presenze in panchina.
Con il Mönchengladbach salva la squadra dalla retrocessione e la porta fino alla qualificazione in Champions League. Con il Dortmund si classifica secondo in campionato e, in 110 partite ufficiali, mantiene una media di 2,01 punti a gara: un dato superato solo da Thomas Tuchel. Eletto tre volte allenatore dell’anno in Bundesliga, nel 2012 sfiora l'esperienza con il Bayern Monaco, quando una delegazione del club lo incontra a Düsseldorf.
Tra un periodo e l’altro in Germania, Favre ha lavorato anche in Ligue 1, guidando per due volte il Nizza, l’ultima tra luglio 2022 e gennaio 2023.
Abile formatore, nella sua carriera ha aiutato talenti quali Granit Xhaka, Erling Haaland e Jude Bellingham nel loro percorso di crescita. Nel periodo a Nizza ha saputo valorizzare Mario Balotelli, autore di 43 gol in 76 partite.
