Il protagonista

L'ultimo tango di Leo Messi è il più bello

Protagonista assoluto, trascinatore, capopopolo: all'ultimo ballo in un Mondiale, la Pulce è semplicemente perfetta
© EPA/Friedemann Vogel
Red. Online
18.12.2022 19:32

L'ultimo ballo ai Mondiali, indubbiamente, è stato il più bel tango della sua carriera. A Doha, Lionel Messi ha coronato il suo incredibile percorso conquistando il trofeo più ambito. Quello che, nel 2014 a Rio de Janeiro, gli sfuggì nel peggiore dei modi. Sì, la Pulce ha vinto la Coppa del Mondo. Proprio come Diego Armando Maradona.

Di più, è stato protagonista assoluto del successo Albiceleste. Una doppietta nel 3-3 con cui si sono conclusi i supplementari, un rigore calciato magistralmente nella sequenza finale, come primo, per dare l'esempio e, ovviamente, per trascinare gli altri.

Kylian Mbappé, l'erede designato, con una tripletta da fenomeno voleva spezzare i sogni del più grande di tutti. Ma chissà, forse da lassù Maradona ha guardato giù e, letteralmente, ha dato una mano. Facendo sbagliare i francesi quando contava di più. Ai rigori, appunto.

L'Argentina guarda avanti, nel mezzo di una crisi economica e sociale, in patria, sempre più complicata. Guarda avanti e può festeggiare, fra le lacrime. Come nel 1978. Come nel 1986. Addio alle delusioni, cocenti, del 1990 e del 2014. Sempre contro i tedeschi. 

A differenza di otto anni fa, a questo giro – come detto – Messi è stato protagonista assoluto. Con la doppietta. Con i suoi dribbling. Con il suo carisma. Sì, con il suo carisma. Avete capito bene. Certo, il fatto che al suo fianco ci fossero ragazzini come Fernandez e Alvarez ha avuto un potere clamoroso sullo stesso Messi. Mai come nelle ultime settimane scattante, pronto, vitale. E incazzato, anche.

Proprio Messi, ai supplementari, ha riacceso la luce trovando il gol del 3-2. Un gol che pareva la perfetta conclusione di una parabola spettacolare, carica altresì di sofferenze e difficoltà. E invece no, quel diavolo di un francese – Mbappé – ha aggiunto un ulteriore ostacolo alla Pulce. Rigori. Ma quando Leo, il primo della lista, ha spiazzato Lloris e gonfiato la rete, l'intera Argentina ha tirato un sospiro di sollievo. «Stavolta la Coppa non ci scappa». Vero, verissimo.

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