Calcio

Ma chi sono davvero i nuovi proprietari del FC Lugano?

Il Registro di commercio ha formalizzato l’ingresso nella SA bianconera di Giammarco Valbusa e Thyago Rodrigo De Souza - Il primo dovrebbe diventare il futuro amministratore delegato, il secondo azionista di maggioranza: sul suo conto circolano però notizie poco rassicuranti
©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
02.06.2021 18:17

Una decina di righe. In burocratese. Sono quelle stampate oggi sul Registro di commercio del Canton Ticino alla voce «Cambiamenti FC Lugano SA». Dopo il passaggio di consegne annunciato dal presidente Angelo Renzetti, finalmente è stata fatta luce sui nuovi arrivati. Oddio, si tratta – per ora – di due nomi: Giammarco Valbusa e Thyago Rodrigo De Souza. Ma chi sono, veramente, queste persone? Le strade che partono da Cornaredo hanno diverse diramazioni. Tante conducono a vicoli ciechi, altre portano a qualche informazione. E non tutte, purtroppo, sono rassicuranti. Andiamo però con ordine e iniziamo da una precisazione. Su Giammarco Valbusa. La sua firma non equivale a quella di un proprietario. No, il diretto interessato – cittadino italiano – in futuro dovrebbe ricoprire il ruolo di amministratore delegato. Delegato anche e sicuramente dal signor De Souza, lui sì nuovo azionista bianconero. Ad accomunare i due è il Sona Calcio, club del veronese che milita in Serie D. Sino a ieri Valbusa ha contribuito alla gestione operativa e sportiva della società in questione. Senza tuttavia occupare un chiaro ruolo dirigenziale. De Souza, invece, era passato agli onori della cronaca per aver favorito l’arrivo in squadra dell’ex interista Douglas Sisenando Maicon. Quello del «triplete», esatto, connazionale dello stesso De Souza. Quest’ultimo negli ultimi anni ha operato prevalentemente da intermediario di giocatori. Tutti o quasi, va da sé, portati dal Brasile all’Italia, e in particolare in Veneto. Prima di collaborare con il Sona Calcio, De Souza aveva messo gli occhi sul Verona International, squadra di seconda categoria. Si parla di dilettanti, insomma. E anche in questo caso di un importante viavai di giovani verdeoro, molti dei quali in odore di cittadinanza italiana grazie a questo o quell’altro antenato. Ma torniamo al calcio. Sì, perché nell’estate del 2020 è il Garda Calcio, compagine di Eccellenza del presidente italosvizzero Vittorino Zampini, ad inglobare il citato Verona International. L’obiettivo: collaborare in ottica campionati juniores U19. De Souza si mette a disposizione del progetto. Prima in modo discreto, poi sempre più invadendo il campo dei dirigenti e degli allenatori del Garda. «Me ne sono disfatto dopo tre mesi: stava rovinando una realtà che coltivavo da 19 anni» ci ha detto al proposito il presidente del club Zampini. «Al netto dei problemi personali e operativi, nel frattempo avevo scoperto cose poco piacevoli sul conto del signor De Souza». Si tratterebbe di debiti, accumulati nella gestione del Verona International, ma non solo. Il condizionale, si badi bene, è d’obbligo. È tuttavia innegabile che il nome Thyago Rodrigo De Souza, cercando qua e là su internet, sia accostato ad alcuni procedimenti penali sull’asse Brasile-Italia. E non per reati minori. Di lui si dice sia attivo per il colosso Amazon. A garantire sulla sua integrità dovrà essere in ogni caso la Swiss Football League, tutt’ora silente sulla mini-licenza da accordare alla nuova proprietà bianconera. Stando a nostre informazioni, sono servite delle correzioni in corso d’opera nella trasmissione dei documenti necessari alla commissione competente della Lega. Novità, in un senso o nell’altro, sono attese entro l’inizio di settimana prossima.