Reazioni

Matteo Tosetti: «Stiamo andando fuori rotta»

In una serata uggiosa e temporalesca, il Vaduz cala il poker su uno spento Bellinzona – Così il capitano: «Ho già suonato l’allarme un paio di volte ultimamente e continuerò a farlo»
Il Bellinzona è ancora alla caccia della sua prima vittoria stagionale in campionato. ©Ti-Press/Francesca Agosta
Maddalena Buila
22.09.2023 23:00

«I’m singing in the rain», cantava Gene Kelly. Anche i Bellinzona Boys, questa sera, cantavano sotto la pioggia. Macché pioggia, sotto al temporale infuriato per tutti i novanta minuti di Bellinzona-Vaduz. Di cui essere contenti, in realtà, c’è però stato ben poco al termine della contesa. Una volta deposte le armi, o meglio gli ombrelli, il tabellone illuminato del Comunale recitava infatti un pesante 4-0 in favore degli ospiti. No, né la pioggia battente né la prima in panchina di Cocimano questa stagione - dopo la momentanea sospensione di Sandro Chieffo - sono stati propizi ai granata. Un risultato perentorio, che - a onor del vero - Tosetti e compagni non avrebbero meritato. Dopo un primo tempo poco aggressivo, il Bellinzona è infatti entrato in campo con maggior grinta, complice anche un triplo cambio azzeccato, effettuato allo scoccare della ripresa. Verve portata soprattutto dal capitano granata, che ricorda però che se si vogliono portare a casa i tre punti, le partite vanno approcciate e affrontate in tutt’altro modo.

Una partita specchio

«Quello che conta è il risultato - esordisce il numero 11 sopracenerino alquanto avvilito -. Il primo tempo non è stato giocato all’altezza. Nella ripresa qualcosa si è mosso, vero, ma non basta. Questo risultato fa male, e mi dispiace. È per questo che ho suonato l’allarme un paio di volte nelle scorse settimane. Stiamo andando fuori rotta. L’ho percepito con la mia esperienza. La partita contro il Vaduz è lo specchio di quello che sta succedendo in questi giorni in squadra. Non è una scusa, ma è la realtà. Stasera abbiamo perso la faccia. Ma io non mi limiterò a giocare, continuerò a dire la mia perché questa società ha una storia e va onorata. Allo stesso tempo, però, mi sento al limite. Ora si deve vincere a Sciaffusa. Non so come faremo, ma bisognerà provarci». Fernando Cocimano, invece, spera che il 4-0 sia solo stato causato da una giornata no: «Spero che questa prestazione non c’entri con ciò che sta accadendo con l’allenatore, ma ne parleremo. Ciò che è certo è che non abbiamo lottato, facendoci male da soli. Ora dobbiamo alzare il morale e guardare alla partita di martedì».