Nel pantano di Ginevra la Svizzera non cambia

L’ora della verità è arriva. La porta che dà accesso diretto agli Europei senza passare dalla scala antincendio (leggasi spareggio) è ancora socchiusa. E la Svizzera di Vladimir Petkovic non può sbagliare, men che meno attardarsi ulteriormente. Guai a perdere, inutile pareggiare: allo Stade de Genève i rossocrociati devono assolutamente battere l’Irlanda. Quella di Ginevra sarà una battaglia, lo abbiamo scritto. Vuoi per la posta in gioco (anche i ragazzi di Mick McCarthy si giocano la qualificazione diretta all’Euro), vuoi per le condizioni del terreno da gioco. Sulla città di Calvino ha piovuto per tutta la giornata. Una tegola mica da poco, dal momento che il manto erboso si presentava già in pessimo stato a causa del fungo che lo aveva colpito in agosto. Sì, Svizzera e Irlanda si affronteranno su un campo scivoloso che con il passare dei minuti rischia di diventare fango. Già in alcune zone - nelle aree dei portieri e sulle corsie laterali - le pozzanghere sono ben visibili. Una difficoltà in più per la Nazionale, chiamata a una importante reazione dopo la sconfitta di sabato in Danimarca. Mentre le condizioni - a Ginevra fa pure freddo - sembrano ideali per gli irlandesi, i cui 3.000 tifosi oggi hanno colorato di verde la città, facendo la fortuna di alcuni pub del centro.
Rispetto alla gara di Copenhagen Petkovic ha deciso di non cambiare nulla, nemmeno sull’out di destra dove è confermato capitan Lichtsteiner. Davanti Embolo e Mehmedi giostreranno ancora alle spalle dell’unica punta Seferovic. Di seguito l’undici completo schierato con un 4-3-2-1 dal ct rossocrociato: Sommer; Elvedi, Schär, Akanji; Lichtsteiner, Xhaka, Zakaria, Rodriguez; Mehmedi, Embolo; Seferovic.