Noi ci siamo sbizzarriti, ma voi in quale girone vorreste vedere la Svizzera?

Manca sempre meno al sorteggio dei gironi del Mondiale 2026. L'appuntamento è per venerdì a Washington - con inizio dell'evento alle 18 ora svizzera - dove sarà presente anche il presidente americano Donald Trump. Ebbene, ci siamo sbizzarriti nel comporre i potenziali quartetti che potrebbero vedere protagonista la nazionale rossocrociata, anche se non per forza nel segno della serietà.
Girone 1994
Stati Uniti, Svizzera, Paraguay, Romania
Un girone da Ritorno al futuro, ricordando la scintilla scattata 31 anni fa, a USA ‘94, e proiettandoci al Mondiale americano della prossima estate. Tre-quarti del gruppo che venne affrontato dalla selezione di Roy Hodgson potrebbe riprendere vita. La Romania, per esserci, dovrebbe superare i playoff in agenda a marzo. Abbiamo invece sostituto la Colombia, domani inserita in seconda fascia come i rossocrociati, con un’altra sudamericana: il Paraguay.
Girone «non ce la faccio, troppi ricordi»
Argentina, Svizzera, Algeria, Turchia
Intrecci alla mano, è probabilmente il gruppo più affascinante. Nostalgia canaglia. Per una ragione o per l’altra, la Nazionale è legata indissolubilmente a questi avversari. L’Albiceleste, per dire, rimane un pugno allo stomaco, come il gol nei tempi supplementari firmato da Angel Di Maria che decise gli ottavi di finale del Mondiale 2014. Una partita e una prestazione struggenti per la Svizzera e i suoi tifosi. L’Algeria, beh, fa rima con Vladimir Petkovic. Il grande ex venne criticato a lungo (e ingiustamente) da ct rossocrociato, salvo poi regalarci con un capolavoro indimenticabile i tanto agognati quarti di finale a Euro 2020. E poi la Turchia, certo, che oltre a richiamare le origini dell’attuale selezionatore Murat Yakin, riporta alla mente di tutti noi il dolceamaro spareggio mondiale del 2005, di cui si è appena «celebrato» il ventennale.
Girone del caffè
Brasile, Svizzera, Panama, Italia
Verdeoro e azzurri, invero, sono squadre che accendono la fantasia. Prestigio e rancori atavici si mischiano in un vortice di emozioni. Emozioni ricorrenti, per altro, considerati gli incroci con il Brasile sia a Russia 2018, sia a Qatar 2022, come pure le recenti sfide contro l’Italia a Euro 2020, nelle qualificazioni al Mondiale 2022 e - ciliegina sulla torta - negli ottavi a Euro 2024. Okay, ma Panama? E il caffè? Beh, ci servivano una squadra e un anello di congiunzione in terza fascia. E Panama, da dove si sostiene provenga il caffè più buono del mondo, è perfetto. Tra i grandi produttori dei pregiati chicchi, in effetti, figura il Brasile, mentre l’Italia ha reso l’espresso un’icona. E ciò a differenza del nostro Paese, che soprattutto oltre San Gottardo tende a maltrattare il prodotto e il suo aroma in una semplice tazzina.
Girone trappolone
Canada, Svizzera, Uzbekistan, Capo Verde
Trappolone perché, a prima vista e sulla carta, girone più semplice. Banalmente, abbiamo affiancato alla Svizzera le nazionali meno quotate a livello di ranking o al battesimo in un grande torneo. Il Canada, che però è fra i padroni di casa, occupa la 27. posizione. L’Uzbekistan di Fabio Cannavaro - campione del mondo con l’Italia nel 2006 - non si era mai qualificato a un Mondiale. Stesso discorso per Capo Verde, che però è stato capace di mettersi alle spalle ilCamerun nel suo girone di qualificazione dell’area africana.
Girone infernale
Argentina, Svizzera, Norvegia, Ghana
Sua maestà Lionel Messi e i campioni del mondo in carica, i troll scandinavi - tornati grandi grazie ai gol di Erling Haaland e pronti a disturbare qualsiasi sfidante - e il«Brasile d’Africa», compagine più attrezzata della quarta fascia. Un simile quartetto potrebbe far sorgere più di un dubbio anche a una nazionale in fiducia e ricca di esperienza come la Svizzera.
Girone Gianni Infantino
Stati Uniti, Svizzera, Arabia Saudita, Italia
Il presidente della FIFA si è appena visto attribuire la cittadinanza libanese. Grazie alla nazionalità della moglie e per i servizi prestati a Beirut dintorni. Per la partecipazione del Libano al Mondiale sarà la prossima volta - d’altronde, presto o tardi, si allargherà il torneo 64 squadre - e dunque a Gianni Infantino non resta che abbandonarsi ad altri vincoli. Quelli di sangue e i matrimoni di convenienza. Nato a Briga da papà calabrese e mamma bresciana, il padrone della Federcalcio mondiale è profondamente legato a Svizzera e Italia. Dopo aver dimorato, pardon soggiornato, a Doha a ridosso dell’ultimo Mondiale, Gianni ha sposato sé stesso e la FIFA agli Stati Uniti di Donald Trump e all’Arabia Saudita di Mohammed bin Salman, a cui è stata assegnata l’edizione del 2034. Certo, solo in cambio di stima e amicizia...
Girone delle leggende
Portogallo, Svizzera, Egitto, Curaçao
Il Mondiale 2026 segnerà il tramonto dell’intramontabile Cristiano Ronaldo. Simbolo di longevità e prolificità calcistiche. Quella portoghese non sarà tuttavia l’unica stella a prendere parte al banchetto americano. Tra gli invitati spicca altresì Mohamed Salah, faraone d’Egitto e fra i più grandi giocatori africani di tutti i tempi. La «leggenda» di Curaçao non dipende solo dall’essere il Paese più piccolo del pianeta ad aver strappato l’accesso a un Mondiale. No, siede anche in panchina. Parliamo del piccolo generale Dick Advocaat, già ct olandese e allenatore che ha ottenuto grandi successi nei Paesi Bassi, in Scozia e con lo Zenit San Pietroburgo, con cui vinse Coppa e Supercoppa UEFA nel 2008.



