«Onoriamo la maglia e chiudiamo al meglio»

Come sottofondo musicale per l’imminente partita europea del Lugano, ci siamo immaginati «See you again». Il video della canzone di Wiz Khalifa è tra i più visti di sempre su YouTube, nonché tra i più utilizzati sul web per accompagnare un addio. Un addio come quello che dovranno dire i bianconeri alla Conference League, almeno per questa stagione. Il partner per l’ultimo ballo - in un destino quasi fastidiosamente ironico - sarà il Besiktas. Dopo la partita vinta in rimonta in Turchia, infatti, le ambizioni del Lugano - con quattro punti in due incontri - avevano toccato il loro picco. I punti, tuttavia, sono rimasti quattro, e le speranze di un passaggio del turno si sono spente. «Non siamo contenti di non aver superato il girone – commenta l’allenatore Mattia Croci-Torti –, volevamo qualificarci e ci assumiamo la responsabilità per non esserci riusciti. Nonostante ciò, adesso sappiamo cosa vogliamo fare: onorare la maglia che portiamo, dare una soddisfazione ai nostri tifosi e quindi vincere questa partita».
Quella mancata espulsione
Qualche rimpianto per come sono andate le cose, tuttavia, sembra tuttora occupare la mente del mister dei bianconeri. «Sono ancora arrabbiatissimo per la mancata espulsione dell’attaccante del Bruges nel primo tempo della partita d’andata: l’arbitro ci ha mancato di rispetto», afferma il tecnico momò. «Non ho paura a dire che ci sono state alcune decisioni arbitrali a nostro sfavore. Penso che ci metterò molto a digerirlo. Per il resto, dobbiamo recitare il mea culpa. Ad esempio, con il Bodø/Glimt abbiamo giocato due ottimi primi tempi, dominando l’avversario, ma non siamo riusciti a vincere l’incontro. Resto comunque orgoglioso del nostro percorso: ce la siamo giocata praticamente con tutti». Anche l’esterno francese Yanis Cimignani è dello stesso avviso: «In Europa, se non sei cinico ed efficace a sfruttare le occasioni che crei, è difficile passare il turno. Forse ci è mancata un po’ di esperienza, e in questo senso esserci messi misurati con grandi squadre, tutte diverse tra loro, e con grandi calciatori, ci tornerà utile per il finale di stagione».
Testa al campionato? Macché
I ticinesi sperano che l’addio all’Europa sia in realtà solo un «grazie, arrivederci e all’anno prossimo!». Ma, se questo sarà il caso, dipenderà dalla posizione finale in campionato: stasera ci saranno in palio «solo» il premio vittoria e i punti dei coefficienti UEFA. Non converrebbe allora gestire le energie in vista della delicata sfida con il Servette in programma domenica? Non secondo Croci-Torti: «Alla Super League penseremo domani. Stasera scenderà in campo la migliore formazione possibile, perché noi non giochiamo mai per non vincere una partita. Non è il momento di fare esperimenti. Sappiamo che il Besiktas avrà tante assenze, ma restano una grande squadra e anche loro vorranno difendere il loro orgoglio e la loro storia. Non possiamo sottovalutarli, vorrebbe dire mancare di umiltà. Allo stesso tempo, vogliamo concludere questa avventura onorandola: finire con sette punti conquistati sarebbe fantastico».
Per il Lugano, concludere l’anno solare con due ottime prestazioni equivarrebbe anche a placare alcuni dubbi sul rendimento della squadra. Proprio il CEO dei bianconeri Martin Blaser era intervenuto ieri su queste colonne in sostegno dell’allenatore. «Con lui ho un rapporto molto sincero – chiarisce Croci-Torti -. Legittimamente la società ci ha dato degli obiettivi e si aspetta dei risultati. Quando questi mancano è giusto che mi venga comunicato. Fa parte del gioco. Io cerco di essere sempre un allenatore migliore e spero di poter dare ancora tanto a questo club. Sul breve termine, invece, cercherò di far vedere a tutti il bicchiere mezzo pieno guidando la squadra alla vittoria nelle ultime apparizioni dell’anno». O, come direbbe Wiz Khalifa, nelle ultime corse.