Perché si continua a parlare di Salt Bae?

Il conto, via social, è arrivato. Visto il personaggio, è proprio il caso di dirlo: è un conto salato, molto salato. È passata quasi una settimana dalla finale dei Mondiali e dalla vittoria dell’Argentina, ma si parla ancora – tanto – dei festeggiamenti. O, meglio, di un imbucato tutto fuorché gradito, presentatosi in campo e, senza troppi complimenti, capace pure di farsi fotografare con la Coppa del Mondo e diversi giocatori dell’Albiceleste.
Parliamo, lo avrete intuito, di Nusret Gökçe, meglio noto come Salt Bae, lo chef-amico dei VIP che, negli anni, ha costruito un vero e proprio impero della bistecca e dell’hamburger. Un impero che arriverà anche non molto lontano dal Ticino, a Milano. Da domenica, appunto, il turco è nell’occhio del ciclone. Proprio per aver «invaso» il campo (le virgolette sono d’obbligo, visto che evidentemente qualcuno gli ha permesso di partecipare alla festa post-partita) e aver disturbato nientepopodimeno che Leo Messi nella speranza di ottenere un selfie.
Bandito
Salt Bae, divenuto celebre per il modo, particolare e oggettivamente poco ortodosso, di salare la carne, con tanto di meme annessi, a sua volta è diventato un meme. Un oggetto di scherno, anche. Per dire: la US Open Cup, la più antica competizione calcistica degli Stati Uniti, la Coppa nazionale per farla breve, si è talmente irretita della bravata che, sul proprio profilo Twitter, ha annunciato di aver bandito lo chef dalla finale del 2023. Umorismo sottile, davvero.
Il nostro eroe al contrario, invece, non solo sta vivendo un brutto (e lunghissimo) quarto d’ora di celebrità, ma sta cercando di rimediare alla pessima figura rimediata in mondovisione. Insomma, dopo aver afferrato Messi per un braccio – spazientendolo – Salt Bae sta provando a far capire agli internauti che no, si stanno sbagliando. Come? Postando sul proprio account Instagram un vecchio video in cui abbraccia il sette volte Pallone d’Oro. Come dire: guardate, eravamo e siamo amici io e Leo.
Il tentativo, ai più, è apparso disperato. Di certo, se Salt Bae confidava nel perdono dopo aver rubato la scena all’Argentina, beh, gli è andata male. Il post dello chef turco, infatti, ha ottenuto l’effetto contrario. Nella migliore delle ipotesi, ha suscitato nuove battute e nuovi sfottò.
Infantino o una promessa?
Intanto, la domanda dopo giorni e giorni non ha ancora trovato risposta: come ha fatto, Salt Bae, a partecipare alla festa dell’Argentina dopo la consegna della Coppa? Una possibile spiegazione è legata a Gianni Infantino, presidente della FIFA e grande amico, quantomeno stando alle tracce social, dello chef. In un video di alcuni giorni fa, ad esempio, i due scherzano, si abbracciano e sorridono davanti ai fotografi ammassati. In uno scatto del 2 dicembre, al contrario, Nusret e Gianni sono seduti comodamente su due poltroncine VIP allo stadio.
Detto di Infantino, un’altra spiegazione sarebbe riconducibile a una promessa fatta da Salt Bae alla squadra. Una promessa «inserita» in un’intervista rilasciata al Clarin. Il turco, appunto, avrebbe detto al presidente della Federcalcio argentina che se l’Albiceleste avesse vinto il Mondiale l’intera squadra sarebbe stata ospite in un suo ristorante.
La FIFA, dopo giorni di discussioni e frecciatine online, ha preso (si fa per dire) posizione con un comunicato alquanto criptico. «A seguito di una verifica – si legge –, la FIFA ha stabilito come alcuni individui abbiano avuto accesso indebito al campo di gioco dopo la cerimonia di chiusura dello stadio di Lusail il 18 dicembre. Verranno prese le opportune misure interne».
Le altre polemiche
Nusret, per certi versi, è abbonato alle polemiche e alle discussioni, feroci, sui social. Un mese fa, circa, aveva attirato uno sciame di critiche per aver pubblicato uno scontrino da 160 mila euro e rotti. Perché ostentare prezzi folli? «Vergognati» gli dissero in molti, ricordando come nel mondo ci siano tantissime persone costrette a vivere al di sotto della soglia di povertà. A Londra, invece, il suo locale a giugno si era guadagnato i titoli delle cronache cittadine (e non solo) per essere sprofondato nella classifica di Tripadvisor. Il motivo? Sempre più recensioni sostenevano che il rapporto qualità-prezzo fosse pessimo. E che il conto, salato, dipendesse più dalla fama del proprietario che altro. Una fama che Salt Bae, domenica a Doha, ha cercato di alimentare appropriandosi della festa argentina.