L'intervista

Philipp Lahm: «Spero che Euro 2024 contribuisca alla coesione della Germania e dell'Europa»

L'ex calciatore del Bayern Monaco e della nazionale tedesca, patron della manifestazione, ritiene che la rassegna continentale debba fungere anche da piattaforma per i grandi temi politici e sociali
© Markus Schreiber
Red. Online
11.06.2024 13:30

Il patron di Euro 2024, l'ex calciatore del Bayern Monaco e della nazionale tedesca Philipp Lahm, ritiene che il torneo, al via questo venerdì, sarà un successo se porterà a «una maggiore coesione in Germania, ma anche in Europa». L'agenzia di stampa Keystone-ATS lo ha intervistato.

Con quali ambizioni e obiettivi ha accettato il compito di organizzare questo Europeo?
«Volevo organizzare un torneo che fosse al passo con i tempi. Ho sempre dato grande importanza alla sostenibilità, soprattutto in termini di sostenibilità sociale: significa unire le persone, celebrare i nostri valori comuni. In termini di relazioni sociali, siamo stati colpiti dalla pandemia e un evento di questa portata può aiutarci. D'altra parte, con questo torneo vogliamo portare avanti altresì il tema ambientale, ad esempio, e vogliamo anche stabilire nuovi standard in questo settore».

Che aspetto hanno questi standard?
«Nel campo sociale, ci sono molti progetti tesi a unire le persone. Naturalmente, vogliamo anche un torneo inclusivo, in cui tutti possano partecipare, accessibile a tutti, ad esempio agli ipovedenti o ai disabili. Abbiamo adattato il calendario delle partite della fase a gironi in modo che le squadre e soprattutto i loro tifosi non debbano viaggiare troppo da una partita all'altra».

Un torneo come questo è sempre una piattaforma per le questioni sociali e politiche. Potrebbe essere così anche quest'estate?
«Sempre, certo. Penso che l'esempio di Euro 2021 (rinviato a causa della COVID-19 e organizzato in 11 Paesi diversi, ndr) in questo senso sia lampante. Quello che la città di Monaco e la gente hanno fatto all'epoca, mostrando i colori dell'arcobaleno, è stato bellissimo da vedere, a maggior ragione per il sottoscritto che è nato e cresciuto a Monaco. È e sarà difficile organizzare qualcosa all'interno dello stadio, dove si svolge la competizione. Ma intorno all'impianto, una città può fare molto per mostrare ciò che rappresentiamo noi tedeschi. Per i nostri valori democratici ed europei, insomma, Euro 2024 potrà essere utilizzato in qualsiasi momento».

Quando potrà dire che l'Euro tedesco potrà considerarsi un evento riuscito?
«Quando sentirò una maggiore coesione nella mia società, cioè in Germania, ma anche in Europa. Subito dopo gli Europei inizieranno i Giochi Olimpici in Francia: alla fine di tutto, ci chiederemo se e come questi grandi eventi avranno contribuito alla coesione in Europa. Spero che almeno l'Euro ci permetta di vedere una Germania più unita».

Come vede dall'esterno il lavoro dell'allenatore della Germania Julian Nagelsmann?
«Sembra che ora abbia preso le decisioni giuste. Ha trovato il suo sistema, il modo in cui vuole giocare. I giocatori devono ancora trovare l'intesa: arriverà stando insieme su base quotidiana. Con l'energia dei tifosi, la squadra ha più di una possibilità di andare lontano».

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