Arbitri

Quelle regole che cambiano il mondo del calcio

L’IFAB ha introdotto nuove norme a partire dalla prossima stagione - Ne discutiamo con Francesco Bianchi, osservatore UEFA
Francesco Bianchi ritratto nella newsroom del CdT. (Foto Putzu)
Giona Carcano
14.03.2019 06:00

Il calcio e le sue regole negli ultimi anni hanno vissuto cambiamenti epocali. L’introduzione della video assistenza (VAR), ad esempio, è stata una vera e propria rivoluzione copernicana in un mondo piuttosto conservativo come quello del pallone. Ma l’evoluzione di questo sport non può prescindere dalla continua modifica delle proprie leggi. Ecco perché l’IFAB, l’International Football Association Board, durante la 133. assemblea generale tenutasi ad Aberdeen ha deliberato una serie di nuove regole che verranno applicate in tutti i campionati a partire dalla prossima stagione. Regole non così macroscopiche, eppure in alcuni casi si va a incidere in profondità sul gioco. Assieme a Francesco Bianchi, ex fischietto svizzero e ora osservatore arbitri per conto dell’UEFA, abbiamo voluto capire meglio in quale direzione sta andando l’arbitraggio internazionale e quale peso avrà l’applicazione del nuovo regolamento. «Le novità introdotte dall’IFAB sono parecchie» spiega Bianchi. «E molte hanno lo stesso minimo comune denominatore, e cioè la volontà di semplificare il gioco, di chiarire delle situazioni particolari o di evitare la mancanza di fair play. Si vuole in qualche modo bandire le sceneggiate o le perdite di tempo. Per alcuni, la regola più vistosa presente nelle direttive 2019/2020 è quella legata al calcio di rinvio del portiere. Il pallone sarà giocabile appena messo in movimento e non si dovrà più aspettare l’uscita della sfera dai sedici metri. Trovo che questa sia una semplificazione interessante anche se comporterà cambiamenti significativi nelle tattiche, nel pressing degli attaccanti. La rimessa da fondo campo sarà più rischiosa, sì. Si eviterà altresì quell’antipatico schema che finora permette al difensore che si sente minacciato di fermare il gioco toccando il pallone all’interno dell’area dopo un rinvio corto». Non si tratta di un cambiamento epocale, d’accordo, tuttavia sparisce una situazione di gioco storica. «Non è nulla di macroscopico, è vero» prosegue l’osservatore UEFA. «Però la gente, chi segue il calcio, inizialmente resterà un po’ sorpresa. Un po’ come avvenne per il calcio d’inizio all’indietro. Ecco, sono tutte immagini stereotipate, che fanno parte dell’educazione calcistica di ognuno, che piano piano stanno scomparendo o quanto meno si stanno modificando». Per Francesco Bianchi, tuttavia, il cambiamento più rilevante introdotto dall’IFAB è un altro. «Sì, ed è legato alla differenza fra il fallo di mano del difensore e quello dell’attaccante» dice. «Un aspetto che sui due piedi ha fatto a pugni con la mia coscienza. Il fallo di mano è e resterà una zona grigia di polemiche, con o senza VAR. Adesso, si è stabilito che, per l’attaccante, il fallo di mano sarà sempre punibile se porta a un vantaggio. Esempio: qualche tempo fa c’è stato un caso a Berna. Il pallone colpì il petto del giocatore prima di finire sul braccio lontano dal corpo. Sandro Schärer concesse il gol ma in seguito sottoponemmo il caso all’UEFA. Che confermò la decisione del direttore di gara perché il braccio era in posizione naturale e non c’era volontarietà. Ecco, dalla prossima stagione una situazione del genere comporterà l’annullamento del gol. Per il difensore, invece, rimarranno i due criteri in vigore oggi. Il primo: la posizione naturale o innaturale del braccio (linea delle spalle, lontananza dal corpo). Il secondo: la volontarietà».

Nell’ottica del fair play, verrà introdotta la regola della sostituzione. Ovvero: basta con i giocatori che fingono di non vedere il cambio e si allontanano dalla panchina. «Anche qui si va a toccare l’iconografia del calcio, l’immagine che si aveva di questo sport» prosegue Bianchi. «Il giocatore sostituito dalla prossima stagione dovrà uscire dalla zona a lui più vicina. Così facendo si vogliono evitare le perdite di tempo plateali. Non ci saranno più i casi di ‘‘sordità improvvisa’’ del calciatore che deve lasciare il campo. Piccoli aspetti che andranno a incidere sulla fluidità di una partita».

Negli anni, appunto, l’IFAB ha corretto regole e innovato situazioni. Come quella, famosa, della posizione di fuorigioco passiva. Un tempo l’arbitro fischiava a prescindere, oggi la norma viene interpretata sulla base della partecipazione o meno all’azione del calciatore che si trova oltre la linea difensiva. «Attualmente utilizzare una difesa schierata è un suicidio» commenta l’ex direttore di gara. «Ed è la conseguenza delle nuove regole per l’offside, oppure per le situazioni di fallo d’emergenza. Le nuove norme influenzano il calcio in ogni sua forma».

Norme di respiro internazionale, che incideranno su tutti i campionati. Compresa ovviamente la nostra Super League. Già. A proposito: a che punto è l’arbitraggio in Svizzera? Qual è la qualità dei direttori di gara elvetici? Sentite Francesco Bianchi. «L’ultimo grande arbitro svizzero è stato Massimo Busacca. L’introduzione del semiprofessionismo in Svizzera sta portando i suoi frutti, anche se la prossima introduzione del sistema VAR in Super League ha messo sotto pressione l’intera classe arbitrale. Diciamo che, in generale, ci sono stati momenti in cui si è pensato più al giardino di casa rispetto a quello internazionale. Le priorità non sono state del tutto giuste, bisogna ammetterlo. Ora si sta lavorando su un paio di direttori di gara che potrebbero fare il salto di qualità. È un percorso lungo. E possiamo già dire che ai Mondiali del 2022 in Qatar non ci saranno fischietti elvetici: non c’è più tempo. Più in generale, a livello mondiale stiamo assistendo a un ricambio generazionale. Mazic, Kuipers, Rocchi finiranno o hanno già finito la loro carriera. L’UEFA sta dunque procedendo a formare gli arbitri di domani, che spesso provengono da Paesi insospettabili come la Lettonia, la Bielorussia e la Bulgaria. Ecco, i direttori di gara svizzeri devono prendere il nuovo treno. Sono abbastanza fiducioso ma bisogna fare in fretta».

Il sistema VAR in Super League

Il sistema VAR verrà introdotto in Super League a partire dalla prossima stagione. Una grossa novità che «sconvolgerà» il nostro campionato. «La VAR nasce per evitare errori chiari e ovvi» le parole di Francesco Bianchi. «Inizialmente sarà difficile farlo capire alla gente e ai tifosi, perché tutti vorranno utilizzare la tecnologia per ogni cosa. In realtà il protocollo è chiaro: viene messo in azione solo per quanto riguarda reti, espulsioni, rigori, errori di persona. Sarà interessante vedere come funzionerà in Svizzera. Il tempo avuto a disposizione dalla SFL e quindi dagli arbitri è stato poco, meno di un anno. Gli altri campionati hanno avuto due anni di pratica. Mi auguro che tutto procederà secondo i piani. La VAR è uno strumento di assistenza. L’arbitro deve fischiare sul campo come se non esistesse la tecnologia. Lui può avviare il processo di revisione, oppure è chi sta nella camera degli assistenti che comunica al direttore di gara ‘‘stiamo rivedendo una situazione’’. I grandi errori, dunque, non ci saranno più anche se rimarranno delle zone d’ombra, è inevitabile. In definitiva, dove c’è spazio per l’interpretazione, non c’è il sistema VAR».

Tutte le principali novità

1 Rinvio del portiere
Finora il difensore in difficoltà perché pressato dopo un rinvio corto del portiere ha la possibilità di fermare l’azione toccando la palla in area. Dalla prossima stagione si cambia: la palla sarà giocabile a partire dal tocco del portiere e l’attaccante avrà la facoltà di entrare nei 16 metri.

2 Sostituzioni
L’arbitro avrà la facoltà di ordinare l’uscita del giocatore sostituito dalla zona più vicina. Verranno evitare lungaggini e perdite di tempo.

3 Ammonizioni per i mister
Finora gli allenatori che protestano o violano il regolamento possono essere espulsi. Dal prossimo campionato i mister o i membri dello staff tecnico «focosi» potranno ricevere delle ammonizioni.

4 Avversari in barriera
Sarà vietato per i giocatori di una squadra cui è stata assegnata una punizione entrare nella barriera degli avversari. Ci si potrà piazzare solo ad almeno un metro dal «muro».

5 Un piede oltre la linea
Con le nuove norme il portiere avrà la possibilità di avere un piede oltre la linea di porta durante un penalty.

6 Gol di mano annullati
Il tocco di mano dell’attaccante sarà sempre ravvisato. Non varrà più il principio dell’involontarietà.

7 Abolita la «palla a due»
Non ci sarà più la situazione di «palla a due». L’arbitro scodellerà la palla a favore di chi deve giocarla.

8 Tocco decisivo dell’arbitro
Se il tocco di palla dell’arbitro provocherà un assist, un gol o un contropiede a favore dell’altra squadra, gioco fermo e palla a favore di chi la stava giocando. In area, palla sempre al portiere.