Euro 2020

Questa volta sono lacrime di dolore

I rossocrociati cadono ai rigori nei quarti di finale contro la Spagna - La partita di Sommer e compagni è stoica e finisce tra gli applausi dei tifosi - Dal dischetto, questa volta, segna solo Gavranovic
©AP/Anton Vaganov
Massimo Solari
02.07.2021 20:57

L’impresa, questa volta, è stata solo accarezzata. Ma che bella, di nuovo, sei stata carissima Svizzera. Stoica, hai di nuovo messo paura a una grande. Alla fine la Spagna ha prevalso, ai rigori, sì, ancora dopo la serie magica di Bucarest. A San Pietroburgo l’incantesimo si è però spezzato. Solo Gavranovic ha trasformato il suo tentativo. Sommer ha fatto quello che ha potuto, dopo per altro aver già compiuto un miracolo dietro l’altro nei supplementari. Già, perché la Nazionale era riuscita a raddrizzare una partita iniziata nel peggiore dei modi, con Alba subito in rete. Di Shaqiri il gol del pareggio, che ha ridato un senso al match rossocrociato. Un match che l’arbitro Oliver ha voluto invece complicare con una scelta parsa a tanti se non a tutti insensata. Un cartellino rosso diretto sventolato in faccia a Freuler. L’inizio di una sofferenza durata buona parte del secondo tempo e tutto l’extra-time. Comunque un ingrediente in più, di una partita giocata con il cuore in mano dalla Svizzera. Degna, degnissima. Anche se sconfitta e uscita dalla Gazprom Arena tra le lacrime. Questa volta amarissime.

La cronaca del match

A togliere entusiasmo e sicurezze ai rossocrociati è stato Alba. Dopo nemmeno dieci minuti. Una doccia gelata, già, anche perché ha coinvolto l’ultimo arrivato: Denis Zakaria. Il sostituto di Xhaka ha infatti deviato alle spalle di Sommer un tiro - altrimenti innocuo - del laterale spagnolo. La beffa? Proprio in quella porta, tre anni fa, era stato Akanji a rendersi protagonista dell’autorete che ci aveva condannato al cospetto della Svezia. Padrona sul piano del possesso palla, la squadra allenata da Luis Enrique si è così trovata nella condizione di non dover spingere a tutti i costi. Controllando, facendo girare la sfera e, di tanto in tanto, provando a innescare i vari Morata, Ferrán Torres e Sarabia. A complicare la vita alla Svizzera è invece stato l’infortunio di Embolo, già al 23’, e per un probabile stiramento della coscia. Petkovic ha preferito non osare subito, inserendo Vargas e non Gavranovic. È cambiato pure il modulo: da 3-4-1-2 a 4-4-2. La scossa, in casa rossocrociata, non c’è però stata. Tolti un paio di calci d’angolo e altrettante inzuccate finite alte, la Svizzera non si è resa mai pericolosa. Complici, anche, una certa imprecisione e l’assenza di guizzi individuali.

Con le spalle al muro, Shaqiri e compagni hanno iniziato la ripresa con il giusto piglio. Vincendo più duelli e, quindi, gestendo un po’ più il pallone. È servito però l’ennesimo calcio d’angolo, quando correva il 55’, per flirtare veramente con il pareggio. A calciare dalla sinistra è stato Rodriguez, mentre Zakaria ha svettato su tutti: la sfera purtroppo è finita fuori, ma davvero di pochissimo. La Svizzera ha insistito. E al 64’ ha sfiorato di nuovo la rete dopo una ripartenza apparecchiata alla perfezione da Shaqiri, proseguita da Vargas e terminata con un tocchettino velenoso sotto porta da Zuber: Simón non si è però fatto sorprendere. Poco male, perché al 68’ il gol elvetico è arrivato per davvero. E con merito. Grazie al capitano, salito in cattedra dopo la pausa, Xherdan Shaqiri. La miccia è stata accesa da un tocco morbido, morbidissimo di Vargas, mentre Freuler - inseritosi - ha approfittato al meglio della frittata cucinata da Laporte e Pau Torres, servendo l’accorrente XS al centro dell’aria. Una rete semplice ma pesantissima: l’ottava con la maglia della Svizzera. Come lui, nei grandi tornei, nessuno. La fiamma dell’entusiasmo è tornata a divampare. Sino all’77’, quando il direttore di gara Oliver ha preso un abbaglio grande così. Okay, l’entrata in scivolata di Freuler su Moreno è stata decisa, scomposta anche. Ma tutto fuorché da punire con un cartellino rosso diretto. Una decisione comprensibile, forse, a velocità normale. Il VAR, però, poteva, meglio doveva intervenire per correggerla con un giallo. Petkovic, va da sé, è dovuto correre ai ripari: fuori Shaqiri e Seferovic, dentro Sow (un centrocampista) e Gavranovic. Quanto basta per portarla almeno ai supplementari. E continuare a sperare.

L’extra-time ha seguito un canovaccio logico, con la Spagna a spingere e la Svizzera a contenere alla bell’e meglio. Moreno, al 92’, ci ha fatto correre un brutto spavento: clamoroso il suo sinistro fuori misura a due passi da Sommer. Proprio il portiere rossocrociato, poco dopo, ha invece alzato in angolo una conclusione da fuori di Alba. È servito soffrire, ancora e ancora, per arrivare al 105’ indenni. Come pure due miracoli di Sommer su Moreno e Oyarzabal. Il tutto mentre Petkovic aveva inserito anche Schär e Mbabu. Al 110’, l’intervento salva supplementare, l’ha quindi eseguito Rodriguez, lanciandosi alla disperata su un tiro a botta sicura di Llorente. L’assedio spagnolo, comunque, è proseguito. Un tiro di Olmo, una spizzata velenosa di Busquets, tre, quattro, cinque brividi. Sino al sinistro strozzato di Moreno. Con il pubblico a tifare spudoratamente Svizzera, e a desiderare fortemente altri rigori, il risultato non è dunque più cambiato. Un’altra partita folle, un’altra serie decisiva di tiri dal dischetto. Questa volta, purtroppo, i rossocrociati hanno fallito. Solo Gavranovic ha trasformato il proprio tentativo, mentre dopo di lui Schär, Akanji e Vargas hanno sbagliato. Tre errori contro i due spagnoli, volati così in semifinale.

IL TABELLINO

Svizzera 2

Spagna 3

d.r. 0-1, 1-1

Reti: 8’ Alba 0-1, 68’ Shaqiri 1-1.

Rigori: Busquets (palo), Gavranovic (gol), Olmo (gol), Schär (parato), Rodri (parato), Akanji (parato), Moreno (gol), Vargas (alto), Oyarzabal (gol).

Spettatori: 24.764.

Arbitro: Oliver (Inghilterra).

Svizzera: Sommer; Elvedi, Akanji, Rodriguez; Widmer (100’ Mbabu), Zakaria (100’ Schär), Freuler, Zuber (91’ Fassnacht); Shaqiri (82’ Sow); Embolo (23’ Vargas), Seferovic (82’ Gavranovic).

Spagna: Simón; Azpilicueta, Pau Torres (113’ Thiago Alcantara) Laporte, Alba; Busquets, Koke (91’ Llorente), Pedri (119’ Rodri); Sarabia (46’ Olmo), Ferrán Torres (91’ Oyarzabal), Morata (55’ Moreno).

Ammoniti: 67’ Widmer, 92’ Pau Torres, 120’ Gavranovic.

Espulsi: 77’ Freuler (rosso diretto).

Note: Svizzera senza Xhaka (squalificato), Edimilson e Omeragic (non inseriti sul foglio partita).

In questo articolo: