Regazzoni nuovo presidente dell’FC Lugano, Novoselskiy ai saluti

(In aggiornamento) È tempo di aggiornamenti in casa FC Lugano. A poco più di sei mesi dal cambio di proprietà a Cornaredo, il CEO Martin Blaser, il coordinatore dell’area sportiva Carlos Da Silva e il tecnico Mattia Croci-Torti informano stampa e tifosi sugli attuali sviluppi del club, dentro e fuori dal terreno di gioco, e sui progetti previsti nei prossimi mesi.
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LA CONFERENZA STAMPA
A introdurre la mattinata bianconera è Eugenio Jelmini: «È nostra volontà di presentare il club a 360 gradi. Non solo in termini sportivi. Ma guardando a tutto quanto ruota attorno alla società. Il momento, dal profilo dell’organizzazione del club, è epocale».
Tocca quindi al CEO Martin Blaser prendere la parola: «Più che gli scorsi cinque mesi, i primi, conteranno i prossimi». Verranno toccati nove capitoli.
L’organigramma, innanzitutto. «Stiamo ancora cercando alcune figure. Ad esempio a livello di gestione della comunicazione e dei media. Allo stesso tempo per il dipartimento «Operations & Stadium». È stato trovato un presidente, nel frattempo e dopo le dimissioni di Angelo Renzetti a fine settembre. Sarà Philippe Regazzoni, classe 1969, di Balerna, ma residente in zona Zurigo. Da 25 anni lavora nell’ambito assicurativo. Sarà a Lugano il 26 febbraio per un incontro con i media».
Ma cosa farà Regazzoni? «Non sarà il presidente che parlerà con la stampa, tra l’altro sa inglese e tedesco ma non l’italiano» ha precisato Blaser. «Avrà compiti strategici». Il nuovo presidente affiancherà lo stesso Blaser (vicepresidente e delegato) e il membro del CdA Georg Heitz. Da parte sua Diego Caccavale fungerà da consulente della direzione. Come detto, tre posizioni sono ancora vacanti. «Speriamo di occuparle per inizio luglio».
Dove lavorare, invece? «I passi più importanti sono da compiere fuori dal campo» ha indicato Blaser, facendo riferimento al dipartimento Digital & Innovation che sarà guidato da Luca Pedroni.
Nuovi dipendenti significa nuovi uffici. «Ora abbiamo tre stanze, con undici persone impiegate. Non è la soluzione migliore. Perciò abbiamo cercato in città altri spazi per operare in modo professionale. Non è stato semplice, ma alla fine abbiamo firmato un contratto per occupare il secondo piano di uno stabile in via Pioda 14. Dal 1. marzo. Il servizio clienti resterà invece a Cornaredo.
Lo sviluppo aziendale, ora. Con focus, ha spiegato Blaser, «su mercati e gruppi target. Quali? Il locale, il regionale, il nazionale». Il club ha deciso di appoggiarsi ad alcuni esperti, ad esempio la «Hug & Dorfmüller Design» di Lucerna. «I migliori del mondo sul piano del marchio e del design. Hanno già collaborato con FIFA, ASF, Swiss-Ski e Coppa Spengler» ha spiegato il CEO bianconero. E poi ancora professionisti attivi a livello di infrastrutture, organizzazioni di eventi, agganciati dal club in vista della costruzione del Polo sportivo e degli eventi. «Svizzeri che abitano in Svizzera. E del loro background vogliamo approfittare. Così da migliorare la qualità dell’FC Lugano».
La politica aziendale è il prossimo tema. «È giusto parlarne in questa fase» sottolinea Blaser. «Al nostro arrivo 2,17 milioni di franchi di fatture erano ancora aperte, in particolare nei confronti dei fornitori. Le abbiamo saldate. Volevamo pulire la situazione all’interno della società» ha aggiunto Blaser. E ora? «Ogni 5 del mese paghiamo le fatture in scadenza. Qui, a mio avviso, si gioca l’immagine del club».
Blaser ha altresì illustrato l’indirizzo a livello di sponsorizzazioni. Chiarendo che in futuro «AIL» sarà il partner principale, l’unico sul petto dei giocatori bianconeri.
Il club ha deciso poi di investire nell’hospitality. «Non parliamo di nuovo stadio ma della situazione attuale» ha indicato Blaser. «Stiamo progettando una nuova lounge, con un container, sugli spalti, alla destra della curva bianconera. Nulla di speciale. Al centro della tribuna principale verranno installati dei nuovi sedili “first class”. Non di plastica, con il sedere che mi fa male dopo 35 minuti di partita. È questo il punto. Vogliamo far vedere al pubblico che è possibile investire in questo senso».
Infine, Blaser ha affrontato anche la questione sportiva. E la sua organizzazione. Dalla nuova Academy alla prima squadra, passando per la squadra femminile. A proposito del settore giovanile, il CEO ha ricordato come la situazione della U21 non sia felice. «Di qui la decisione di puntare alla salvezza, a tutti i costi, riflettendo pure con un gruppo di lavoro ad hoc. E, soprattutto, investendo un po’ di franchi per raggiungere l’obiettivo». Dal 1. luglio la U21 passerà poi definitivamente sotto il FC Lugano. Altra novità importante. «Le dimissioni di Leonid Novoselskiy dal ruolo di presidente dell’associazione, il prossimo 30 giugno» ha annunciato Blaser. L’imprenditore russo resterà a disposizione come consulente. Blaser non ha negato poi le difficoltà, e l’eccessiva spesa (300-400mila franchi), per tenere in piedi la realtà del calcio femminile. «Andrà trovata una soluzione, perché - ricordo - sei giocatrici sono legate al territorio, ma le altre sono straniere».
La conferenza stampa si è conclusa su questo tema. Ora una tavola rotonda con lo stesso Blaser, il coordinatore Carlos Da Silva e l’allenatore Mattia Croci-Torti.