Se il mercato è anche in TV: quanto interesse per la Saudi Pro League

«A dieci giorni dalla ripresa, ecco dieci ragioni per convincervi a seguire il nostro campionato». Chissà se l’invito lanciato dall’account Twitter ufficiale della Saudi Pro League susciterà l’entusiasmo sperato. Al calcio d’inizio del torneo più chiacchierato dell’estate manca infatti sempre meno, e parallelamente al susseguirsi dei colpi di mercato, anche sui social la massima lega araba fa sentire la sua presenza. Al netto dell’indignazione di una parte del pubblico, irritata dall’esodo di molte stelle del calcio europeo, attirate nel Medio Oriente a colpi di milioni, è innegabile che gli interessati non mancheranno. Fosse anche soltanto per la curiosità di seguire l’esordio dei propri idoli in un campionato che aspira a diventare uno degli epicentri del calcio mondiale. La domanda, che sorge spontanea, è allora la seguente: dove si potranno seguire - in diretta - le partite del campionato saudita?
A caccia di introiti televisivi
Per capire come stanno le cose, occorre risalire all’arrivo di Cristiano Ronaldo in Arabia a inizio anno. Conscia dell’impatto che avrebbe avuto il quintuplo Pallone d’Oro portoghese, la Saudi Pro League si era mossa con anticipo, incaricando la società di marketing IMG - punto di riferimento in ambito sportivo e responsabile anche dei diritti TV della Premier League inglese - di trovare accordi internazionali di ritrasmissione del campionato saudita. L’effetto-Ronaldo si era rivelato quello sperato, visto che in tempo record IMG era stata in grado di stringere accordi in più di trenta Paesi - tra i quali Italia, Germania, Francia e Regno Unito -, decisi ad offrire la possibilità di seguire i primi passi di CR7 in un nuovo continente. Contratti comunque tutti o quasi pensati sul corto termine, e spesso previsti per essere rivisti dopo i primi sei mesi del quintuplo Pallone d’Oro all’ Al-Nassr.
A pochi giorni dal via, dunque, oggi la situazione rimane piuttosto opaca. I diffusori esteri con un contratto ancora valido - tra i quali anche Sportitalia, fino al 2026 - rimangono parecchi. Vi è tuttavia ancora da definire come gli accordi presi con questi ultimi verranno rivisitati. Già, perché rispetto a qualche mese fa, ad interessare ora non è più soltanto una squadra. In casa IMG le negoziazioni sono in corso, e i montanti in ballo, va da sé, sono superiori a quelli di inizio anno. Il CEO della società di marketing basata nel Regno Unito, Adam Kelly, ha assicurato che «ci saranno discussioni con i canali TV mondiali più importanti». Di fretta però non ce n’è, anche perché la priorità della Saudi Pro League, per ora, rimane il mercato locale. La Saudi Sport Company, diffusore saudita, ha acquisito i diritti TV fino al termine della stagione 2024-25, per una somma dieci volte superiore all’importo finora percepito dagli introiti esteri. Un ulteriore fattore, oltre all’appetibilità del prodotto in costante aumento grazie agli arrivi a valanga delle stelle del calcio europeo, che mette l’Arabia Saudita in una posizione di forza.
Streaming internazionale
In attesa di capire quali Paesi aggiungeranno il campionato saudita alla loro offerta TV, chi vorrà seguire i propri idoli nel Medio Oriente avrà modo di farlo. La piattaforma di streaming araba Shahid, accessibile mondialmente, proporrà infatti tutte le partite. Il costo dell’abbonamento si attesta sui dieci franchi al mesi. Un’alternativa a costo zero è invece quella dei social network, sui quali non mancheranno di circolare i numeri delle stelle del calcio saudita. Alcuni diffusori come Sky Sport in Inghilterra si erano a tale proposito assicurati i diritti per avere le highlights di tutte le partite di Cristiano Ronaldo con l’Al-Nassr durante la stagione scorsa. Le soluzioni per monetizzare e dare visibilità al prodotto, dunque, non mancano alla Saudi Pro League. E ci mancherebbe, viene da dire, dopo tutti i milioni spesi per arrivare fino a qui.