Le pagelle

Serataccia per Haris Seferovic, un solo giocatore discreto

Ecco le note ai giocatori rossocrociati al termine della sfida contro l’Irlanda del Nord
Haris Seferovic. ©KEYSTONE/Gian Ehrenzeller
Massimo Solari
08.09.2021 23:18

Sommer 4 Un paio di uscite attente, gioco pulito con i piedi, nessuna vera parata.

Widmer 4 A conti fatti, il difensore più convincente. Ma quello ammirato a Euro 2020 era un altro giocatore.

Akanji 3,5 A tratti distratto, a tratti impreciso. Sbaglia diversi appoggi e in un paio di circostanze perde il suo uomo. Come al 9’, quando Lavery ci grazia.

Elvedi 4 Come il compagno di reparto, si fa cogliere fuori posizione in una o due occasioni. Per il resto gestisce senza affanni.

Rodriguez 3,5 Nel ruolo di terzino, oramai, appare inadatto. Spinge poco e male.

Frei 4,5 È uno dei primi due cambi di Yakin. Stringi stringi, sino a quel momento è però il migliore dei suoi. Cerca sempre di offrire una soluzione.

Fassnacht 3,5 Non produce uno spunto degno di nota. Macchinoso e a più riprese indisciplinato.

Freuler 3,5 Nel primo tempo non trova mai la giusta collocazione. In generale, non è il valore aggiunto che la Svizzera sperava di aver recuperato.

Zakaria 3,5 Torna titolare e non si può dire che sfrutti al meglio la chance. Diverse le incomprensioni, pochi gli inserimenti utili.

Vargas 4 Ha un pizzico di verve in più dei compagni. Che, tuttavia, non porta a un granché.

Seferovic 3 Il suo rigore è una mezza ciabattata, per di più prevedibile. L’immagine perfetta della sua brutta serata.

Steffen 3,5 Il suo ingresso non produce particolari effetti. Tocca pochi palloni, raramente dove è possibile fare male.

Zuber 4 La voglia di proporsi non gli fa difetto. Nemmeno lui, però, riesce a trovare la soluzione per scardinare la retroguardia nordirlandese.

Zeqiri, Aebischer e Lotomba S.v.

Yakin 4 Dopo l’esordio più che riuscito contro l’Italia, incappa nel primo passo falso. Ancora una volta non gli manca il coraggio, ma i quattro cambiamenti rispetto al pareggio di Basilea tolgono forse alcune sicurezze alla sua squadra. Che, a questo giro, dimostra quanto possano pesare alcune assenze in fase offensiva.