Riesen illude il St. Jakob, poi si scatena la Norvegia: Svizzera sconfitta all'esordio

Nonostante le occasioni e, in generale, una prova di spessore, la Svizzera mastica amaro: a imporsi, al St. Jakob di Basilea, è infatti la Norvegia, capace di vincere in rimonta per 2-1 dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio. Le elvetiche possono mordersi le mani per i gol concessi, entrambi evitabili, ma anche per le chance sprecate. Peccato, ma l'Europeo per fortuna è ancora lungo. C'è tempo e modo per rifarsi. Animo.

Altra occasione d'oro per la Svizzera, sull'asse Pilgrim-Beney. Ma la palla, ancora una volta, non entra... La Norvegia è sempre avanti per 2-1.

La Svizzera sfiora il pari all’82’: Reuteler detta il suggerimento sul filo del fuorigioco e, da ottima posizione, calcia a rete a botta sicura: l’intervento provvidenziale di una giocatrice norvegese però fa alzare la palla. È solo corner… 

Il console svizzero a Milano, Stefano Lazzarotto, prova a scuotere a modo suo la Svizzera: non è ancora finita, bisogna crederci.

Da un rigore all’altro: sul capovolgimento di fronte, una trattenuta su Riesen viene giudicata punibile con un calcio di rigore. Ma un precedente fuorigioco annulla la decisione dell’arbitro. Peccato. 

Le cose sembravano mettersi male, ma che male: malissimo. La Norvegia, infatti, beneficia di un calcio di rigore per un mani in area di Reuteler. Dal dischetto, al 70’, Hegerberg però fallisce malamente calciando fuori. La Svizzera è ancora viva. 

Dalla padella alla brace. Una signora a fianco a noi, allo Swiss Corner di Milano, urla fortissimo «non ci credo», mentre il console Lazzarotto si mette le mani in testa sconsolato. 

Oltre al danno, la beffa. Dopo l'1-1, la Norvegia mette la freccia ed effettua il sorpasso sulla Svizzera: al 58', nel tentativo di anticipare l'avversaria, Stierli in scivolata si macchia del più classico degli autogol. Ahia. 

Delusione – contenuta – per il gol norvegese anche a Milano, espressa da un «noooo» collettivo. E, come nel calcio maschile, un po' di malumore per l'uscita non proprio felice della portiera.

Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, al 54', la stella norvegese Ada Hegerberg trova l'1-1 con un'incornata. Colpevole, colpevolissima oseremmo dire, la difesa della Svizzera, trovatasi impreparata all'imbucata dell'avversaria. 1-1 e palla al centro, peccato.

Ospite d'eccezione al Centro svizzero di Milano, dove un centinaio di persone stanno seguendo la partita fra Svizzera e Norvegia. Ecco le considerazioni della grande scenografa ticinese Margherita Palli. 

Si riparte. Forza Svizzera, continua a farci sognare. 

Si chiudono i primi quarantacinque minuti, con la Svizzera in vantaggio (meritatamente) per 1-0 sulla Norvegia. Di Riesen la rete che, per ora, sta consentendo alle elvetiche di andare alla pausa con il conforto del risultato. Quanto al gioco, ottime sia l'organizzazione sia la capacità di costruire calcio da parte della nazionale di casa. 

Ed eccolo, il gol della Svizzera. Caduto al 28'. Voluto, cercato, meritato anche. A segnarlo, dopo un po' di confusione in area norvegese, è Nadine Riesen: la sua conclusione centra il palo ma, poi, finisce in rete. Il St. Jakob esplode!

La Svizzera insiste. E, secondo logica verrebbe da dire, va vicina, anzi vicinissima al gol con Reuteler: il suo tiro dalla distanza, preciso e potente, si stampa però sulla traversa. Peccato, peccato davvero.

La partita rimane equilibrata. Con una Svizzera certamente in palla e propositiva. Attenzione, però, alle ripartenze norvegesi. Il pubblico, in ogni caso, sta dimostrando di gradire lo spettacolo sin qui offerto.

I primi minuti, complice anche l’entusiasmo del pubblico, sono praticamente tutti di marca elvetica. La Svizzera è infatti riuscita a presentarsi a più riprese nell’area avversaria, senza tuttavia trovare il gol. 

Allo Swiss Corner un centinaio di persone stanno seguendo la partita, forse meno rispetto allo scorso anno per gli Europei maschili.  Ma stesso entusiasmo. 

Ed eccoci in campo, dopo la cerimonia degli inni. Coinvolgente e molto sentita l’esecuzione del Salmo Svizzero. Forza Svizzera, facci sognare. 

Ed ecco la formazione scelta dall'allenatrice Pia Sundhage per l'esordio di questa sera. 

Ci siamo, finalmente. Dopo la vittoria della Finlandia sull'Islanda, a Thun, per 1-0, l'Europeo femminile entra nel vivo. Riformuliamo: tocca alla nostra Svizzera. In un St. Jakob Park stracolmo di passione, le rossocrociate affrontano la solida (e ottima) Norvegia. Una delle big del calcio continentale. L'attesa, spasmodica, in queste ore ha consumato tifose e tifosi. Ma, appunto, è oramai finita. Chi allo stadio, chi sul divano, chi nei raduni pubblici (anche in Ticino), siamo tutti pronti a gridare «Hopp Schwiiz». Ah, a proposito: il Corriere del Ticino seguirà la partita pure dal Centro svizzero di Milano assieme al console generale Stefano Lazzarotto e al suo aggiunto Nicola Felder. Con loro pure Annalisa Pissi, event manager dello Swiss Corner.