Calcio

Svizzera, è un pareggio pazzo e carico di speranza

All’Olimpico, contro l’Italia, finisce 1-1: i rossocrociati s’illudono con Widmer, vengono riacciuffati da Di Lorenzo e nel finale tremano: come a Basilea però Jorginho sbaglia dal dischetto - L’accesso diretto a Qatar 2022 è ancora possibile
©Keystone/Jean-Christophe Bott
Red. Online
12.11.2021 22:42

Una partita pazza. Emozionante. Con la Svizzera che per un attimo è parsa poter firmare l’impresa. Alla fine, all’Olimpico, a sfiorare la vittoria è invece stata l’Italia, che sul risultato di 1-1 e a un amen dal novantesimo ha fallito un rigore con Jorginho. Ancora lui, già. Nel primo tempo Widmer aveva portato meritatamente in vantaggio i rossocrociati, prima di un erroraccio di Sommer che ha permesso a Di Lorenzo di pareggiare. E così, la strada verso i Mondiali rimane aperta. Per poter strappare l’accesso diretto servirà però battere la Bulgaria con due reti in più di quelle che l’Italia, se del caso, siglerà a Belfast.

La Svizzera ha incantato per mezz’ora. Sfruttando un avversario contratto, d’accordo, ma mettendoci anche del suo. Eccome. Coraggiosa, dinamica, ordinata. La squadra di Yakin non ha avuto paura di spingere e osare. Trovando il meritato vantaggio già all’11’ con Widmer. Il terzino destro ha concluso alla perfezione una ripartenza architettata da Shaqiri e alimentata dalla velocità di Okafor. L’attaccante del Salisburgo, gettato nella mischia dal primo minuto, è scappato via ad Acerbi, per poi appoggiare all’indietro per Widmer, il cui bolide non ha lasciato scampo a Donnarumma. Un gol bellissimo, davvero. I rossocrociati non si sono accontentati. Anzi. Per dieci minuti hanno travolto l’Italia, andando vicino al raddoppio con Shaqiri (tiro alto) e Okafor (sinistro a giro fuori di poco). Gli Azzurri, al contrario, hanno vissuto di rare fiammate. Una in particolare, al 22’, quando Sommer ha dovuto compiere un miracolo su Barella, ritrovatosi con la porta spalancata dopo un tiro di Jorginho bloccato in qualche modo dalla difesa elvetica. L’occasione successiva è stata ancora svizzera, con Schär svettato su tutti sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra: bravissimo, in questo caso, Donnarumma. E poi? E poi Sommer l’ha combinata grossa. Il numero uno della Nazionale è uscito come peggio non avrebbe potuto su un calcio da fermo di Insigne, facendosi anticipare clamorosamente da Di Lorenzo. Uno a uno al 36’ - confermato anche dal VAR - e match di nuovo in equilibrio. La Svizzera, ad ogni modo, non si è scomposta eccessivamente, controllando la logica crescita degli italiani prima della pausa.

La ripresa si è aperta senza cambi e con una mano sospetta di Bonucci nell’area di rigore azzurra. Troppo vicino al corpo, il braccio, per ambire legittimamente a un rigore. A provarci, con un tiro sbilenco, è stato quindi Zakaria, quando il cronometro recitava 55’. Mancini, stufo, si è liberato di Belotti, inserendo Berardi e spostando Chiesa al centro dell’attacco. La mossa ha prodotto qualche effetto, nella misura in cui gli Azzurri si sono installati con più costanza nella metà campo svizzera. Tra il 65’ e il 70’ sono così nate due mezze occasioni per i padroni di casa, dapprima con Berardi che ha seminato il panico sulla destra e poi con Emerson, il cui sinistro è finito alto. Yakin ha risposto togliendo Steffen e l’infortunato Rodriguez, per Imeri (all’esordio in Nazionale) e Garcia. L’Italia ha continuato a spingere, mentre la Svizzera si è vista sempre meno negli ultimi trenta metri. Il brivido più grande, la Svizzera l’ha tuttavia corso al 75’, quando un destro a giro di Insigne ha trovato una perfida deviazione nel cuore dell’area: Sommer, non si sa bene come, ha salvato con il piedone. All’84’ è invece stato Chiesa, solo al limite, a far vibrare i 52.000 dell’Olimpico: il suo destro, potente, ha però superato la traversa. E poi? Poi un’altra frittata. Targata Garcia. Un’ingenuità colossale, quella del terzino dello YB, che ha spinto Berardi in corsa dentro i 16 metri. L’arbitro Taylor inizialmente non ha fischiato, ma dopo essere stato richiamato dal VAR ha decretato la massima punizione. Tutto finito, la beffa, un piccolo sogno spezzato? E no. Perché Jorginho, come a inizio settembre a Basilea, ha fallito. Calciando altissimo. Incredibile. Come clamoroso è stato l’errore di Zeqiri, che non ha sfruttato (con la porta praticamente vuota) una svista di Donnarumma. L’ultima emozione, di una partita pazza ed emozionante.

IL TABELLINO

Italia 1

Svizzera 1

1-1

Reti: 11’ Widmer 0-1, 36’ Di Lorenzo 1-1.

Spettatori: 52.000.

Arbitro: Taylor (Inghilterra).

Italia: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson (79’ Calabria); Jorginho, Locatelli (58’ Tonali), Barella (69’ Cristante); Chiesa, Belotti (58’ Berardi), Insigne (79’ Raspadori).

Svizzera: Sommer; Widmer, Schär, Akanji, Rodriguez (69’ Garcia); Freuler, Zakaria; Steffen (69’ Imeri), Shaqiri (79’ Sow), Vargas (86’ Zeqiri); Okafor (79’ Frei).

Ammoniti: 43’ Chiesa, 47’ Insigne, 77’ Schär, 81’ Akanji.

Note: Italia senza Chiellini, Immobile, Verratti, Zaniolo e Pellegrini (infortunati). Svizzera senza Xhaka, Elvedi, Seferovic, Embolo, Zuber e Fassnacht (infortunati). All’87’ Jorginho sbaglia un rigore.