Team Ticino, «Sì, il Lugano deve avere il timone»

LUGANO - Angelo Renzetti, Leonid Novoselskiy e Michele Campana siedono attorno ad un tavolo. Ci troviamo negli uffici del patron bianconero, a Pazzallo. Il tema del giorno è la riforma del Team Ticino. Se ne parla da mesi fra polemiche, rivendicazioni e lotte di quartiere. I vertici del Football Club Lugano – prima squadra e settore giovanile – sono convinti e all'unisono affermano: i rapporti di potere all'interno del consorzio cantonale (che raggruppa i giovani calciatori più promettenti fra i 15 e i 18 anni) vanno rivisti. I bianconeri e il Chiasso erano usciti dal comitato proprio per questo motivo. Giovedì si terrà l'assemblea ordinaria del Team Ticino. «Vogliamo far rispettare le regole» afferma perentorio Renzetti.
Il tema è noto. Il Lugano è la sola squadra di Super League, paga una quota più alta per stare all'interno del Team Ticino (120 mila franchi, a fronte dei 90 versati dal Chiasso e dai 60 del Bellinzona) e di riflesso vorrebbe avere il timone del consorzio. Ovvero, i bianconeri puntano ad essere meglio rappresentati in seno al nuovo comitato. «D'altronde – fa notare Renzetti – il 50% dei giocatori del Team appartiene al Lugano. L'assemblea è un atto dovuto. Dopo le dimissioni dal comitato nostre e del Chiasso, lo scorso giugno, non avevamo più visto un preventivo o un consuntivo, se non adesso. La nostra è la sola realtà che investe nella formazione dei calciatori».
Concretamente, il comitato del Team Ticino (per statuto dagli undici ai ventuno membri) dovrà essere più orientato verso le tre società di riferimento. «Secondo la logica noi dovremmo avere la maggioranza» spiega Novoselskiy, presidente del settore giovanile bianconero. «Invece vogliamo che Bellinzona, Chiasso e Lugano siano rappresentati in egual misura».
A livello di nomi, giovedì Cornaredo proporrà i citati Renzetti, Novoselskiy e Campana oltre a Edo Carrasco. «Una cosa va detta» chiarisce Renzetti. «Non vogliamo distruggere il Team Ticino, anzi. Cerchiamo soltanto di formare un comitato che ci rappresenti in maniera adeguata». Dello stesso avviso Campana: «Non siamo contro gli allenatori o l'idea stessa del Team. Però è fondamentale essere rappresentati da chi vogliamo».
Le rivendicazioni del Lugano non sono piaciute granché a Tenero (eufemismo). Renzetti a sua volta parla di personalismi e se la prende in particolare con Claudio Sulser. «Quando veste i panni del membro di comitato della Swiss Football League è chiamato a difendere gli interessi dei club ticinesi, come mai non lo fa anche all'interno del Team Ticino con noi?». Novoselskiy invece punta il dito contro il Bellinzona: «Sta passando un messaggio sbagliato. E cioè, che noi stiamo agendo contro gli interessi del club granata. Non è così, ve lo assicuro. Stiamo lavorando nell'interesse di tutti. Non vogliamo dire basta al consorzio. Bensì migliorarlo».