Troppa Francia per l'Uruguay

NIZHNY NOVGOROD (dal nostro inviato) – La Francia tornerà a disputare una semifinale dei Mondiali dodici anni dopo l'ultima volta, nel 2006. A Nizhny Novgorod la selezione transalpina supera senza problemi l'Uruguay, orfano di Cavani e dunque decisamente meno pericoloso sul fronte offensivo. La nazionale di Didier Deschamps adesso può sognare in grande. Il fallimento di Sudafrica 2010, l'eliminazione ai quarti a Brasile 2014 e l'Europeo casalingo perso in casa sembrano ricordi lontani: forti di individualità davvero sopra la media e di un impianto tattico eccezionale, i Bleus si candidano seriamente alla vittoria della Coppa del mondo.
L'assenza di Cavani – infortunato – si fa sentire. L'Uruguay come vuole la tradizione gioca con il cuore in mano, lotta su ogni pallone e non disdegna qualche calcione per difendere la propria area. Ma davanti fatica a trovare sbocchi. Suarez praticamente è da solo, visto che Stuani non si vede quasi mai. Sono i francesi a fare la partita. Mbappé è la variabile impazzita cui Deschamps chiede la magia. Giroud al quarto d'ora gli serve una palla meravigliosa, ma il giovanotto da pochi passi sbaglia completamente l'elevazione e colpisce male di testa. L'equilibrio si spezza al 40'. Griezmann pennella una punizione con il contagiri, trovando la testa di Varane completamente libero da marcature (Stuani non lo vede nemmeno arrivare). Uno a zero per i Bleus e pubblico francese in visibilio. L'Uruguay si procura subito una chance per pareggiare, ma l'incornata a colpo sicuro di Caceres viene deviata da Lloris con un autentico miracolo. Godin si avventa sulla respinta, calciando però nel peggiore dei modi.
Stesso canovaccio nella ripresa. Gli uruguaiani cercano di fare qualcosa, sfruttando soprattutto la forza della disperazione. Ma hanno pochissimi argomenti. E allora è la Francia a colpire una seconda volta. Sassata di Griezmann dalla distanza, direzione ballerina, papera colossale di Muslera e 2-0. Siamo al 61' e di fatto la partita è decisa: Bleus in semifinale, Celeste a casa con il primo volo disponibile. I ritmi e l'intensità ad ogni modo non calano, per tacere dell'agonismo. Pitana deve intervenire assieme ai suoi assistenti per sedare un accenno di rissa.I sostenitori della Celeste cantano e ballano fino all'ultimo minuto e anche oltre il fischio finale. Meriterebbero il passaggio del turno per l'affetto che dimostrano ai loro beniamini. Ma a sorridere nel pomeriggio di Nizhny Novgorod è la Francia.