Un altro allenatore se ne va, nessuno dice perché

Capolinea. L’avventura di Baldo Raineri al Comunale di Bellinzona è giunta al termine. D’altronde la notizia non stupisce più di tanto, dato che le voci su un imminente allontanamento del coach italiano dal club granata circolavano già da diversi giorni a questa parte. Oggi è poi arrivata l’ufficialità. «Dopo un sereno e costruttivo confronto avvenuto negli ultimi giorni, AC Bellinzona comunica la risoluzione consensuale del rapporto di collaborazione con Mister Baldo Raineri», si legge nel comunicato rilasciato dalla società sopracenerina. Che prosegue: «Al mister un sentito ringraziamento per quanto fatto in questi mesi e un grande in bocca al lupo per il proprio futuro professionale». Da noi contattato, per capire se la separazione tra il tecnico 60.enne e il Bellinzona avesse realmente un fondamento di serenità, Raineri non ha però purtroppo potuto darci delucidazioni in merito. Ha preferito farsi sentire per iscritto, ringraziando la società granata. «Oggi, dopo alcuni giorni di riflessione reciproca, in un clima di assoluta serenità e di rinnovata stima, e con piena soddisfazione di tutti, come si evince dal comunicato stampa della società, si interrompe il mio rapporto di lavoro con l’AC Bellinzona», le parole del coach italiano. «Sono stati mesi intensi, fatti di alti e bassi, dove ho sempre cercato di dare il meglio di me stesso, senza far mancare mai entusiasmo, applicazione e rispetto. Il mio ringraziamento va alla famiglia Bentancur e al ds Gaggi per la fiducia che mi hanno accordato qualche mese fa. (...). Ai calciatori va la mia rinnovata stima e il ringraziamento per gli sforzi profusi in questi mesi. Infine un pensiero sincero va a quei tifosi autentici che hanno a cuore la squadra granata», ha concluso Raineri.
La genesi dell’epilogo
Era il 13 settembre scorso quando Baldo Raineri ha accettato di prendere in mano le redini del Bellinzona sostituendo di fatto David Sesa, in seguito alla sua partenza verso Rapperswil. Un’avventura, quella del coach italiano sulla panchina granata, durata poco più di quattro mesi. Quale, esattamente, sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso non è ancora chiaro. Ciò che è certo è che la società granata non è rimasta particolarmente contenta delle ultime uscite della squadra prima della pausa invernale. «Nel finale del girone d’andata non sono arrivati i risultati che ci attendevamo», aveva commentato il direttore sportivo Paolo Gaggi, da noi contattato in merito alla vicenda qualche giorno fa. «Le ultime partite non ci sono piaciute, abbiamo giocato male. Abbiamo terminato la prima metà di stagione perdendo in casa con il Thun e in trasferta contro lo Sciaffusa», aveva proseguito. Il 3-1 rimediato al Comunale il 18 novembre scorso contro i bernesi e l’1-0 incassato a Sciaffusa una settimana dopo non sono dunque stati digeriti dalla società. E al ritorno sui campi a inizio gennaio, il malcontento pareva aver fatto rima con un’assenza di Raineri sulla panchina granata in occasione del primo allenamento ufficiale della squadra. «Baldo non è ancora sceso in campo con noi perché si sta riprendendo dopo aver subìto un intervento chirurgico. Tornerà presto», aveva voluto chiarire il ds Gaggi nei primi giorni dell’anno nuovo. Del coach italiano, anche nelle sessioni seguenti, non se n’era però vista l’ombra. E così i mormorii sono diventati sempre più fondati, fino all’annuncio ufficiale della società sopracenerina giunto oggi. Nonostante la serenità paia regnare sovrana tra le mura del Comunale di Bellinzona, nessuno dei dirigenti della società ha voluto esporsi sulla faccenda, evitando di commentare o dare una lettura completa a quanto accaduto.
La ripresa dietro l’angolo
E così, a esattamente dieci giorni dalla ripresa del campionato, il Bellinzona riparte da zero. Momentaneamente sesto in classifica di Challenge League, a undici punti dalla capolista Wil, il club granata deve ora cercare di riorganizzarsi prima di affrontare il girone di ritorno. Al futuro tecnico del club granata, che stando al comunicato verrà annunciato al più presto, spetterà l’arduo compito di fare da guida a una compagine che lotta per terminare la stagione nella zona più calda possibile della graduatoria. Di nomi ne sono circolati moltissimi in questi giorni. Da Serse Cosmi a Uli Forte, passando per Andrea Manzo, João Paiva e persino per l’ex ct della nazionale rossocrociata Vladimir Petkovic. Il più accreditato pare però essere il coach italiano Stefano Maccoppi. Ad ogni modo, chiunque si siederà sulla panchina granata dovrà riuscire a dare stabilità alla squadra, lottando contro il tempo per farla arrivare pronta e motivata all’imminente ripresa del campionato. La sfida casalinga in programma il 29 gennaio contro l’Yverdon si avvicina a grandi, grandissimi passi.