Calcio

Un Bellinzona impotente e muto rimane a secco anche a Yverdon

I granata non hanno avuto voce in capitolo in casa della compagine retrocessa dalla Super League (2-0) - Il gol manca da quattro partite, e l’ACB è sempre ultimo - Sadiku: «Ci manca un po’ di qualità».
©Chiara Zocchetti
Giacomo Notari
19.10.2025 17:03

Le partite si susseguono e, ahimè, si assomigliano in casa Bellinzona. Ieri, in trasferta a Yverdon, i granata sono incappati nella sesta sconfitta in dieci partite di campionato. È finita 2-0 e per Sadiku e compagni c’è stato poco da fare contro la compagine retrocessa dalla Super League a fine stagione scorsa. La squadra allenata da Adrian Ursea ha praticamente monopolizzato il pallone e ha colpito nei momenti giusti. Il 2-0 di Camara, nel recupero del primo tempo, ha così praticamente infranto le piccole speranze granata, che nel secondo periodo non sono quasi mai emersi. «Loro hanno una grande squadra. Ce l’abbiamo messa tutta» ha assicurato l'attaccante dell’ACB Armando Sadiku a fine gara, quasi a testimoniare della differenza che è a tratti sembrata abissale tra i vodesi ed i sopracenerini, che rimangono all'ultimo posto in classifica con soli quattro punti e cinque gol fatti in dieci partite.  

Troppo facile

Che la trasferta in casa dell’Yverdon sarebbe stata tutt’altro che una passeggiata era risaputo ancor prima che la partita iniziasse. L’ACB può però mangiarsi le mani per aver reso la vita così facile alla squadra dell’ex Marchesano - partito dalla panchina -. Senza aver dovuto forzare il proprio talento, i padroni di casa hanno infatti controllato la partita per novanta minuti, chiudendo il primo tempo sul parziale di 2-0, che è tra l’altro stato il risultato finale. «È stata una partita difficile. L’abbiamo preparata nel miglior modo possibile, - ha indicato sempre Sadiku -. Abbiamo voluto pressarli sulle fasce, ma non è andata bene. Sono riusciti a prenderci alle spalle tante volte, ottenendo così il rigore dell’1-0 - trasformato da Sessolo al 29’ - e segnando poi il 2-0. Una volta che eravamo sotto di due gol, è diventata dura». A maggior ragione sapendo quanto il Bellinzona faccia fatica a vedere la rete ultimamente.

Quattro partite senza gol

A spiegare queste difficoltà offensive ci ha provato proprio capitan Sadiku. Proprio lui, il 13 settembre scorso, aveva segnato l’ultima rete granata. Dalla sfida contro il Rapperswil di fine estate ad oggi sono passate tre partite di campionato, e una di Coppa. Tante. Troppe. «Ci manca un po’ di qualità, di forza, di cattiveria…. non lo so. La squadra è stata costruita tardi e non stiamo trovando gli automatismi per riuscire a rendere bene tutti insieme. Quanto tempo ci vorrà? Non lo so. Ce la stiamo mettendo tutta in allenamento e continueremo a farlo finché non vinceremo».

Di positivo, per il Bellinzona, c’è almeno il fatto che pure le altre squadre di bassa classifica - Wil ed Etoile Carouge su tutte - stanno faticando ad ingranare. L’ACB non avanza, insomma, ma non vede perlomeno il suo ritardo sulle sue concorrenti crescere in modo inquietante. Per fortuna, viene da dire. «Nello spogliatoio va tutto bene. L’atmosfera è buona anche se ci mancano i risultati, - ha precisato Sadiku -. Ci basterebbe una vittoria. Poi andrà tutto meglio». Il Bellinzona ospiterà lo Stade Losanna sabato prossimo al Comunale, prima di sfidare l’Etoile Carouge a fine ottobre. In un modo o nell’altro, la squadra per ora sempre diretta da Manuel Benavente (con Jersson Gonzalez attivo dalla tribuna) dovrà trovare un modo per ritrovare la via del gol, e per fare punti.