Calcio

Vittoria con tegola: Saipi rischia, il Lugano ricorre?

L'espulsione rimediata dal portiere nella vittoria contro lo Young Boys rischia di ripercuotersi sulla finale di Coppa Svizzera - Il club si aggrappa all'effetto sospensivo
© Ti-Press
Massimo Solari
07.05.2022 22:44

Una vittoria carica d’incertezza. Sì, la storia di Lugano-Young Boys assomiglia tanto a un ossimoro. Perché i tre punti ritrovati con merito dalla squadra di Mattia Croci-Torti, rischiano di venire offuscati dal blackout di Amir Saipi. La stupida espulsione rimediata nel finale di gara, potrebbe infatti ripercuotersi sulla finalissima del 15 maggio. Ahia. Già, lo scenario appare inevitabile. Il rosso diretto sventolato in faccia al portiere bianconero, dopo il calcetto rifilato a Christian Fassnacht, dovrebbe tradursi in due giornate di squalifica. Coppa Svizzera compresa. Di qui il probabile ricorso da parte del club bianconero, al quale non resta che aggrapparsi all’eventuale effetto sospensivo. Che, però, non è per nulla scontato. «Chi sbaglia paga e forse Saipi pagherà» ammette un esausto Croci-Torti, a fine gara. «Amir ha commesso un’ingenuità. E, da regolamento, l’espulsione non fa una grinza. Peccato però. Se, come poi ravvisato dal VAR, Bieri avesse fischiato subito la carica nei suoi confronti, credo che la questione non si sarebbe posta». E invece, purtroppo per il Lugano, si pone. «Ma non ho dubbi e men che meno paura» assicura il Crus: «Ho più volte dimostrato di avere grande fiducia in Osigwe. Se dovesse toccare lui al Wankdorf, insomma, non sarà un problema». A maggiore ragione, vien da dire, alla luce della prestazione offerta ieri da Saipi. Oltre ad averla combinata grossa a ridosso del novantesimo, e a una marea di uscite col brivido, una sua papera clamorosa aveva permesso all’YB di passare in vantaggio. La ripresa era iniziata da poco e, in precedenza, il Lugano aveva già fatto capire di essere in serata.

«Mohamed, ora, è un altro giocatore»

Schierati con un inedito 4-5-1, Sabbatini e compagni sono stati bravi a chiudere gli spazi ai gialloneri, tanti palloni alti per Kanga e Siebatcheu e poco altro. «Battere lo Young Boys è difficilissimo e sono felice di esserci riuscito con questa nuova soluzione» osserva l’allenatore bianconero. «Si è trattato di un esperimento anche in vista della finale di Berna, che ora so di poter affrontare con diverse varianti». E variabili, aggiungiamo noi. Su tutte, quella che di nome fa Amoura. L’algerino è tornato a illuminare Cornaredo, firmando il subitaneo pareggio con un’azione caparbia e al contempo poetica, per poi trovare con un pizzico di fortuna la rete che ha fatto scappare il Lugano. «Sono stati mesi difficili» riconosce il folletto nordafricano: «Prima l’infortunio alla schiena, poi il Ramadan. Ora però mi sento in grande forma e sono felice di aver apparecchiato al meglio la settimana che porta all’ultimo atto di Coppa Svizzera. Vogliamo riportare il trofeo in Ticino e la prestazione contro lo Young Boys costituisce un chiaro segnale». A godersi le gesta di Amoura, va da sé, è pure Croci-Torti: «Nelle ultime partite, per altro in un ruolo non suo, ha fatto cose importanti. Ve l’avevo detto che, con lui, serviva pazienza». Nella speranza che altri, succosi frutti, possano essere colti a breve termine. Sentite al proposito Reto Ziegler: «Archiviato il_Ramadan, Amoura è diventato un altro giocatore. E credetemi: in finale, sul campo sintetico, non vorrei ritrovarmi a difendere contro gente come lui e Bottani». In collaborazione con Fabio Daprelà - uscito dolorante per una botta al piede -, l’esperto difensore del Lugano ha provato che anche senza sua maestà Maric si può fare. «È tornata anche la giusta mentalità, il divario fisico era abissale, ma abbiamo vinto tanti duelli, dimostrando di essere pronti per questa importantissima settimana». Ah, quasi dimenticavamo. Dopo cinque gare senza successi, i bianconeri di colpo si sono riportati a tre lunghezze dall’YB e dall’Europa. Sì, grazie a una vittoria carica d’incertezza.

Le pagelle

Saipi 2 Ma cosa gli salta in mente? Oltre a una serie di uscite sbagliate, regala una rete e un uomo allo Young Boys. E l’espulsione - per una stupida reazione - ora rischia di costargli la finale di Coppa Svizzera.

Rüegg 3,5 Più volte impreciso e tutto fuorché tempestivo quando si tratta di rientrare.  

Daprelà 5 Contro i marcantoni gialloneri - Kanga e Siebatcheu - non sfigura. Anzi, in un paio di circostanze è provvidenziale.

Ziegler 5 Prestazione ineccepibile anche per Reto. Sempre sul pezzo.

Valenzuela 5 Inizia così così, poi si prende la corsia di destra con grande personalità.

Lavanchy 4,5 Vederlo a centrocampo, lo ammettiamo, fa un certo effetto. Al netto dei limiti tecnici, interpreta però il ruolo con intelligenza e grande abnegazione.

Lovric 5 Partitona per il futuro giocatore dell’Udinese. Non sbaglia un pallone e delizia Cornaredo con un paio di numeri di alta scuola.

Sabbatini 4 Tanto lavoro oscuro, ma pure qualche pallone di troppo perso.

Amoura 5 Durante la pausa, gli altoparlanti di Cornaredo trasmettono la Rappresentante di lista. Lui si adegua, e nella ripresa «con i piedi, con il culo e con il cuore» fa gol gol. Ritrovato e di nuovo ispirato, forse al momento giusto.

Bottani 4,5 Il 4-5-1 lo obbliga largo a sinistra. Tra strappi e incursioni, insinua comunque i soliti dubbi all’avversario.

Celar 4 Fa a sportellate con Camara, spaventa von Ballmoos una volta e finisce in fuorigioco un po’ tanto spesso.

Hajrizi 4 Ruvidità e nessun passaggio a vuoto nel finale in trincea.

Custodio 4 La sua corsa dà ossigeno alla squadra nel momento di maggiore sofferenza.

Haile-Selassie 4,5 Uno scavetto delicatissimo, che chiude alla perfezione la gara.

Osigwe s.v.

Croci-Torti 5 Non ha paura di affrontare dei giganti. Anzi, con acume tattico e la giusta determinazione, i suoi uomini finiscono per sminuire l’ammaccata corazzata giallonera.

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