Zanotti e Grgic in versione extra-lusso

L'1-0 prende vita da una sua precisa intuizione, che taglia in due l'undici giallonero. E lungo la partita accade altre volte. Sicuro anche fra i pali. 

Bel duello, sul piano atletico e nervoso, con Virginius. Tiene testa all'avversario e non si risparmia mai in fase di spinta. E poi, certo, il bellissimo cross che manda in cielo Behrens, oltre al gol sfiorato al 54' dopo un fraseggio collettivo splendido.

Sfrutta appieno l'occasione, giocando in modo sicuro e facendo valere a più riprese i suoi centimetri al cospetto di Bedia, non l'ultimo arrivato.

La solita certezza in retrovia. Non pago, ci aggiunge diverse scorribande offensive che mettono ansia allo Young Boys.

Non regala particolari magie, ma - a ben guardare - non sbaglia quasi nulla con il pallone. Insomma, è in totale fiducia. E si vede.

In totale controllo. Al 17' è autore della chirurgica verticalizzazione che spinge Steffen verso il raddoppio. Al 68' 

Non al meglio e, di riflesso, il meno lucido dei bianconeri, complice il terzo impegno ravvicinato. Il che si traduce in qualche palla di troppo gestita così così. Il Crus, non a caso, lo sostituisce alla pausa.

Le sue puntate oltre la linea di centrocampo sono puntuali e ricorrenti. Al 68' Grgic lo premia nel migliore dei modi, e il suo fendente al centro è un cioccolatino che Koutsias scarta in lieve anticipo sulle feste.

Prima tiene in campo una palla destinata a morire e che, poco dopo, si trasforma invece nell'inzuccata vincente di Behrens. Poi scarica tutta la frustrazione per un autunno complicatissimo nel gol del 2-0 e sotto la curva dell'YB. Non con continuità, ma punge qua e là. Bentornato.

Più spalla di Behrens che pedina sacrificata sull'out di sinistra, come contro Servette e Zurigo. Ci mette tanto dinamismo, dando spesso fastidio ai difensori ospiti. Peccato, davvero, per l'occasione enorme che spreca al 54'.

Jaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. «Boom-Boom Behrens» timbra ancora il cartellino. E, questa volta, non a porta vuota, ma grazie a uno stacco di testa perfetto. Lavora anche tanti palloni per i compagni, anche se nella ripresa pecca due volte di freddezza.

Tolta una palla persa malamente sui 35 metri, gestisce con esperienza la ripresa. Addirittura si permette di danzare sulla linea laterale, facendo perdere la testa e vedere rosso a Janko. Poi si fa male.

Cerca anche lui gloria nel finale, lanciandosi più volte avanti e provando a sfruttare le praterie lasciate dai gialloneri. Senza successo.

Si prende gioco dello Young Boys grazie a modulo e idee. Steffen dal primo minuto paga, mentre Kelvin - in retrovia - non tradisce. Che bel finale di 2025.