Mercato

Carlos Da Silva: «Mai contattato Gavranovic»

Il direttore sportivo del Lugano prende le distanze dall'indiscrezione del Blick: «Celar? Vogliamo crescere ancora insieme»
Il ds bianconero. ©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
25.01.2023 15:00

Il quesito, oramai, non è più «se partirà», ma «quando» lo farà. Zan Celar, d’altronde, è il top player dell’FC Lugano. L’attaccante dai gol pesanti, puntuali come le imposte. Per questo, per tutto questo, anche l’uomo mercato del club. Lo sloveno ha 23 anni e in 51 presenze con i bianconeri ha messo a segno 23 reti. Insomma, quasi un sigillo ogni due gare. Mica male, già. Il presente inoltre parla per lui. Con 9 segnature, l’attaccante capeggia la classifica dei capocannonieri della Super League insieme a Jean-Pierre Nsame. E, beh, il bomber camerunese e il suo club - lo Young Boys capolista - non necessitano di particolari presentazioni. Tradotto: in casa Lugano brilla un gioiello. Un gioiello prezioso.

SuperMario: «Prima o poi tornerò»

Di qui, suggerivamo, un destino che sembra già scritto. «Se parte Celar? Certo che abbiamo un piano B. Ne abbiamo addirittura tre». Sul tema, Carlos Da Silva ha le idee molto chiare. «Con Zan parliamo regolarmente di scenari futuri. L’ultima volta proprio ieri» precisa il direttore sportivo bianconero. Che, a proposito di mercato e attaccanti, non si scompone minimamente di fronte all’ultima indiscrezione del Blick. «Mario Gavranovic non è mai stato contattato. In merito, quindi, non c’è nulla da dire».

Il centravanti del Kayserispor - in scadenza di contratto nel massimo campionato turco - è stato accostato al Lugano proprio in previsione della partenza di Celar. «Primo o poi tornerò» ci ha detto Super Mario, cresciuto a Vezia e diventato un calciatore vero con la maglia bianconera. Il Ticino è casa sua. Lo sarà di nuovo anche il FC Lugano?

Non dimentichiamo che Celar veste anche la maglia della nazionale slovena. E ha “solo” 23 anni

Ma quanto vale lo sloveno?

L’ex attaccante della Nazionale rossocrociata ha 33 anni. Al netto di qualità indiscusse, la sua carriera è dunque al tramonto. Il futuro, suggerivamo, appartiene per contro all’attuale riferimento offensivo del Lugano. O - salvo opportunità clamorose: vedi Steffen - a un profilo paragonabile a quello dello sloveno. Celar, lo ricordiamo, ha un contratto valido sino al 30 giugno del 2025. «E sia i piani della società, sia quelli del giocatore coincidono» tiene a precisare Da Silva: «Vogliamo continuare a crescere insieme. Idealmente - e appunto Zan la pensa allo stesso modo - un trasferimento prima di giugno è da escludere». Il ds dei sottocenerini parla di «coerenza». Coerenza con gli obiettivi dati alla prima squadra. «Non sarei credibile se da un lato affermassi che miriamo all’Europa e dall’altro spalancassi la porta di uscita a uno degli attaccanti più forti in Svizzera. Poi, ovvio, di fronte a un’offerta davvero importante sarebbe poco intelligente non fermarsi a riflettere».

Da Silva, va da sé, di cifre non ne avanza. Noi ci limitiamo a ricordare che Celar era stato acquistato dalla Roma per circa 700.000 mila euro. E che il suo valore, attualmente, è come minimo triplicato. «Non dimentichiamo che Zan veste anche la maglia della nazionale slovena. E ha “solo” 23 anni». Gli scout di mezza Europa non cercano altro: l’attaccante giovane, con esperienza internazionale e in grado di andare in doppia cifra. Il capocannoniere bianconero, al momento, ha realizzato nove reti in campionato. Ebbene, non succedeva dalla stagione 2016-17 che, al 17. turno, un giocatore del Lugano figurasse tra i migliori marcatori della Super League. Allora, e sempre grazie a 9 gol, a illustrarsi era stato «Gianni» Alioski, acquistato dallo Sciaffusa per 300.000 franchi e rivenduto al Leeds United per 4 milioni. Non tutti incassati dal Lugano, okay, ma la plusvalenza - per usare un termine di stretta attualità - era stata notevole.

«Pochi si sono fatti avanti»

La società, nel frattempo, è entrata in una nuova dimensione. Di più: ambisce apertamente ai vertici del calcio svizzero. «Anche per questa ragione, ripeto, il legame tra Celar e il Lugano potrebbe persino rafforzarsi quest’estate» rileva Da Silva: «Molto dipende da cosa si giocherà il club». Qualora lo sloveno dovesse comunque partire - «e di prestiti non si parla» puntualizza il ds - «il club sarebbe pronto a reinvestire parte della cifra incassata, non tutta, per trovare un sostituto all’altezza». Il paradosso? Ora come ora, essendo il giocatore sulla cresta dell’onda, l’affare potrebbe chiudersi a importi maggiori rispetto al termine del campionato. «Ma a essersi fatti avanti concretamente, al momento, non sono stati in tanti» conclude Da Silva.

In questo articolo:
Correlati