C’è anche un po’ di Ticino ai Mondiali U19 di Plovdiv

Sul Maritza River di Plovdiv (Bulgaria), da oggi al 15 agosto, si disputano i Mondiali U19. La Svizzera è presente a questo evento con 7 equipaggi e tra questi la singolista della Caslano-Malcantone, Aurelia-Maxima Janzen (reduce dall’eccezionale secondo posto ai Mondiali U23 di Racice) e il 4 di coppia maschile guidato da Leonardo Salerno del Club Canottieri Lugano. Alla vigilia della rassegna iridata giovanile ci siamo intrattenuti con la responsabile del settore «speranze», Anne-Marie Howald.
Partiamo dai Mondiali U23 di Racice, dove la Svizzera si era assicurata ben 3 medaglie: una d’oro con il 4 di coppia femminile, 1 d’argento con la Janzen e una di bronzo con il doppio di Tim Roth e Kai Schätzle.
«Con una serie completa di medaglie, 5 posti nella finale A e 9 nella top ten, oltre al fatto che tutti gli equipaggi hanno raggiunto lo stadio delle semifinali,mi ritengo molto soddisfatta - dice Anne-Marie Howald - È stato un risultato a dir poco eccezionale per la delegazione svizzera composta da 10 equipaggi. Ho notato un grande spirito di squadra. Tutti hanno lottato metro dopo metro in tutte le gare, senza nulla regalare agli avversari. Vogatori e staff tecnico si sono sostenuti vicendevolmente, e questo ha favorito l’ottimo risultato».
La preparazione
Come si è svolta la preparazione per questi mondiali U19?
«Gli equipaggi - risponde la responsabile del settore - si sono allenati per un certo periodo a Sarnen. A seguito delle abbondanti piogge che non hanno risparmiato l’intero cantone Obwaldo, ci siamo spostati sul Rotsee di Lucerna, fortunatamente risparmiato dal maltempo, sempre rispettando il programma fissato all’inizio della preparazione».
L’argento ottenuto dalla Janzen, ancora diciassettenne ha dello sbalorditivo. Cosa pensa al proposito Anne Marie Howald? «Il risultato ottenuto dall’atleta in forza alla società malcantonese ha dell’incredibile. Grazie alle sue lunghe leve, il perfetto controllo della barca, che scorre senza intoppi, Aurelia riesce a raggiungere una velocità molto elevata. Inoltre, la ragazza è molto performante dal profilo mentale, ciò che la consentito di essere concentrata durante l’intero Mondiale. Gli insegnamenti datole dall’esperto allenatore tedesco Klaus Dieter Stecker stanno dando i frutti sperati».
A Racice, la Jenzen, a differenza di tutte le avversarie, ha disputato tutte le gare con un ritmo basso: 29-30 colpi al minuto. Interessante la spiegazione dal punto di vista tecnico.
«Fisicamente la ragazza può permettersi questo tipo di vogata. Ad una forte spinta in acqua, la barca ha tutto il tempo di scivolare senza intoppi, pur mantenendo i remi in acqua. Una tecnica, questa, che le consente una minore dispersione di forze. I risultati le stanno dando ragione».
Curioso il fatto che Aurelia abbia usato per tutto il Mondiale pale del tipo Macon, ormai in disuso dagli anni Novanta. «Ovviamente - prosegue la Howald -Aurelia si sente maggiormente a suo agio con questo materiale, altrimenti non avrebbe ottenuto risultati così performanti. A Plovdiv, salvo imprevisti, un posto sul podio è alla sua portata».
Il quattro di coppia
Anche il quattro di coppia si è ben comportato a Bled e la responsabile delle speranze si aspetta una buona prestazione dell’equipaggio, in virtù dei progressi fatti registrare da Leonardo Salerno, promosso a capo voga. «Il luganese sa dare le giuste motivazioni a tutti i compagni - conclude Anne-Marie Howald - A Lugano è seguito con attenzione da Paola Grizzetti. I ragazzi hanno lavorato bene durante il campo di allenamento. Purtroppo, a parte Bled - sia la regata di Monaco come gli Europei sono stati annullati - non ci sono stati confronti a livello internazionale. Pertanto è difficile fare previsioni. Spero di poter portare almeno due equipaggi nella top ten, uno nella finale A e conquistare una medaglia».