Con coach Apo c'è un po' di Lugano ai Mondiali in Thailandia

A Chiang Mai fa caldo. «Temperature sopra i 30 gradi e umidità elevata», racconta Apostolos Oikonomou. L’allenatore del Volley Lugano è arrivato nel nord della Thailandia lunedì. «Siamo tra le montagne, lontani dal turismo di massa di Bangkok e Phuket, ma anche qui ci sono tante cose belle da vedere, tra templi e musei». A partire da venerdì, però, «Apo» vedrà soltanto il campo. Alla guida della sua Grecia, il 43.enne debutta infatti ai Mondiali femminili affrontando il Brasile. «È una grande emozione, per me e per tutta la squadra. È solo la seconda partecipazione della Grecia femminile a un torneo iridato, dopo quello del 2002 in Germania. È un orgoglio e un onore poterci misurare con il meglio della pallavolo internazionale. Siamo tra le top 32 del mondo e ce lo meritiamo. Nel girone sfideremo una superpotenza come il Brasile, una grande squadra come la Francia e un avversario di buon livello come Porto Rico. Il nostro obiettivo è essere competitive, dare il massimo e spingere i nostri limiti un po’ più in là».
Davide e Golia
Approdato in Ticino tre anni fa, Oikonomou guida la Grecia dall’aprile del 2024. Un doppio ruolo che il coach ellenico vive con passione ed entusiasmo: «Essere a un Mondiale è una ricompensa per i sacrifici fatti durante la mia carriera. Ho a disposizione le migliori giocatrici greche, alcune delle quali militano in campionati importanti, compresi quello italiano e quello turco. È un lavoro un po’ diverso da quello che svolgo quotidianamente con il Volley Lugano, ma lo spirito che ci deve contraddistinguere in campo è lo stesso: anche qui siamo Davide contro Golia».
Il primo gigante da affrontare indossa la maglia verdeoro. «Onestamente e realisticamente, sappiamo che le brasiliane viaggiano con due o tre marce in più di noi. Sono tra le favorite per il titolo, ovvviamente insieme all’Italia. Alle mie ragazze ho detto di godersi il momento e di provare a superarsi, giocando a testa alta».
Prima di volare in Thailandia, la Grecia ha staccato il biglietto per Euro 2026 a punteggio pieno. «È un’estate molto intensa. Nella prima metà di giugno abbiamo disputato la Golden League chiudendo al settimo posto, mentre a inizio agosto abbiamo vinto le ultime due partite di qualificazione alla rassegna continentale battendo Austria e Macedonia del Nord. Visto il valore modesto di queste due avversarie, non sono forse state le partite ideali per preparare il Mondiale, ma siamo arrivate a Chiang Mai con una mentalità positiva. Purtroppo, in un’amichevole di fine luglio con la Svezia, abbiamo perso per infortunio Anthi Vasilantonaki, una delle nostre schiacciatrice titolari. È stato uno choc, ma si va avanti».
Per Euro 2026 non si è invece qualificata la Svizzera: «Mi è dispiaciuto. Il girone, con Germania e Finlandia, era difficile, ma con due giocatrici di valore quali Storck e Künzler pensavo che le rossocrociate potessero farcela. Peccato, per una Nazionale è importantissimo partecipare alle grandi manifestazioni. È così che si fa crescere l’intero movimento. Detto questo, la Svizzera ha comunque vissuto una buona estate, iniziata con la vittoria della Silver League e la promozione in Golden. I progressi stanno proseguendo. E il fatto che sempre più ragazze elvetiche vadano a giocare all’estero lo dimostra».
Intanto in Ticino...
Intanto, nonostante l’assenza di coach Apo, è iniziata la preparazione del Volley Lugano. «Sono ottimista per la stagione. Insieme al ds Toma, abbiamo costruito una bella squadra. Ovviamente sarà determinante l’impatto delle quattro americane, tutte alla loro prima esperienza all’estero. Più velocemente si adatteranno e meglio sarà. Lavoreremo sodo per confermarci tra le top 4».