Dal Lemano a Old Trafford, Ineos rilancerà il Manchester United?

Il Manchester United continua ad arrancare. E la vittoria conquistata stasera contro l’Aston Villa nell’incontro di cartello del tradizionale Boxing Day aiuta solo in parte la causa dei Red Devils. La metà tinta di rosso della città inglese, dall’addio di Sir Alex Ferguson dieci anni fa, nell’ormai lontano 2013, non è più veramente riuscita a trovare pace. E al netto di qualche gioia estemporanea - la bacheca si è comunque arricchita di un’Europa League, una FA Cup, due Coppe di Lega e due Community Shield - appare costantemente tormentata e alla ricerca di se stessa. Sotto l’albero di Natale, nel bel mezzo dell’ennesimo periodo negativo, condito dal doloroso addio alla Champions League e da una Premier che non decolla, i tifosi dello United hanno tuttavia trovato un pizzico di speranza. O almeno questo è ciò che si auspicano.
Ritornare ai vertici
In rotta con la proprietà statunitense della famiglia Glazer, da tempo l’ambiente chiedeva la cessione del club o quantomeno un deciso cambio di direzione. Lo stesso, dopo lunghe trattative condotte anche sul fronte arabo, è finalmente avvenuto alla vigilia di Natale. Già. Il regalo più atteso da migliaia di fan dei Red Devils si è infine concretizzato. E da qualche giorno, un nuovo «Sir» si è preso la scena dalle parti dell’Old Trafford: Sir Jim Ratcliffe. Il leader della multinazionale britannica Ineos - che in Svizzera è proprietaria del FC Losanna - ha acquisito una quota di azioni societarie pari al 25%, per 1,2 miliardi di sterline. Garantendosi nel contempo - ed è soprattutto a questo che si aggrappa la tifoseria - la gestione delle operazioni sportive. A Ratcliffe e alla Ineos, detto altrimenti, spetterà il compito di rilanciare una delle squadre più blasonate d’Europa. Un impegno che l’imprenditore britannico sembra aver preso molto a cuore. «Come ragazzo locale e sostenitore del club da sempre, sono molto lieto di aver raggiunto un accordo - ha dichiarato il miliardario 71.enne -. Negli ultimi tempi il successo commerciale della società non è stato completamente sfruttato sul piano sportivo. La nostra ambizione è chiara: vogliamo vedere il Manchester United tornare nel posto a cui appartiene, ai vertici del calcio inglese, europeo e mondiale».
Un ultimo pegno da pagare
La rivoluzione societaria a pochi giorni dall’apertura del mercato invernale, va da sé, ha nel frattempo già scatenato la fantasia dei tifosi. I quali, dopo una deludente prima parte di stagione, sognano di vivere un girone di ritorno da protagonisti grazie all’acquisto di innesti di peso. I rumors sulle papabili reclute, in questo senso, si sprecano. Ma non è detto che Ratcliffe e la sua équipe potranno essere operativi già nelle prossime settimane. L’acquisizione delle quote societarie, come da prassi, è infatti tuttora soggetta allo scrutinio da parte della Premier League. E dunque in attesa di ratifica. Il via libera, stando ai media inglesi, potrebbe richiedere fino a sei settimane. Un lasso di tempo che - se confermato - di fatto taglierebbe fuori la nuova governance sportiva dalle operazioni inerenti alla finestra invernale. Un eventuale ultimo pegno da pagare, hanno già scherzato alcuni, prima della - forse - tanto agognata rinascita sportiva.