Dario Bürgler: «Abbiamo lavorato da squadra»

Vittoria netta, play-in più vicini, sesto posto nel mirino. Dopo aver battuto il Langnau per la quarta volta in stagione, i leventinesi si sono schierati sulla linea blu con lo sguardo rivolto ai loro tifosi. Spontaneo e improvviso, dalla curva è partito un coro: «Spacek! Spacek!». Il topscorer ceco ha segnato un gol importante, quello del 2-0, ma non è stato il migliore in pista. Inti Pestoni e Tim Heed hanno fatto la differenza più di lui. In quell’ovazione, però, c’era qualcosa di speciale. Un messaggio d’amore, dopo tante critiche. Spacek è poi stato invitato a dirigere il Geyser Sound insieme a Zwerger. Per lui, allergico a sorrisi e festeggiamenti, è stato probabilmente il gesto tecnico più difficile mai eseguito sul ghiaccio. «È stato un po’ strano vederlo lì davanti», dice sorridendo Dario Bürgler. «Lo abbiamo preso in giro, ma se l’è cavata bene. Del resto, in quella situazione bisogna solo seguire Zwergy». Poi il numero 87 si fa serio: «La squadra, la società e tanti tifosi hanno sostenuto Michael anche nei momenti più difficili della stagione. È una delle peculiarità che contraddistingue l’HCAP».
Solidi e creativi
Dopo aver liquidato l’Ajoie martedì, venerdì l’Ambrì non ha tremato neppure nel delicato scontro diretto con i Tigers. Una sconfitta avrebbe spinto i leventinesi sotto la linea. Ma la squadra di Luca Cereda non ha mai perso l’orientamento, superando a pieni voti un’altra prova di maturità: «Sono soddisfatto», prosegue Bürgler. «Contro l’Ajoie avevamo perso il filo del discorso nel secondo tempo, ma stavolta siamo stati solidi dall’inizio alla fine, concedendo pochissimo e creando diverse occasioni. Abbiamo lavorato da squadra».
C’è stato un solo brivido, al 36’07’’, quando Rohrbach ha segnato dal nulla l’immancabile gol dell’ex per il provvisorio 2-1. Molto provvisorio, visto che 49 secondi dopo è arrivato il 3-1 di Dauphin, viziato da un fuorigioco che i linesmen non hanno visto e il video coach dei Tigers neppure.
Nuovi obiettivi
Il Langnau, che ha disputato due partite in più, è ora distante 5 punti. L’Ambrì ha inoltre superato il Davos, agguantando Ginevra e Bienne a 62 punti. Per i biancoblù sembra arrivato il momento buono per guardare chi sta davanti, ma Bürgler non cade nella trappola: «Migliorarci ogni giorno è sempre stato il nostro piano e continuerà ad esserlo. Ora non possiamo perdere la testa per un paio di vittorie consecutive. Ci aspetta una difficile trasferta domenicale a Zurigo. Un altro esame di maturità».