Calcio

Ecco l'antipasto della finale: «Per noi partita vera, lo Young Boys sarà in gita»

A dieci giorni dal match del Wankdorf, domani sera a Cornaredo va in scena il penultimo turno di campionato tra il Lugano e i gialloneri – In porta dovrebbe toccare al giovane Berbic – «La pressione? Loro hanno 20 punti in più...» punge Croci-Torti: «Saluterò la Monte Brè col magone»
La grinta del tecnico bianconero. ©Keystone/Golay
Massimo Solari
24.05.2023 17:35

Mentre Mattia Croci-Torti si esprime sul penultimo turno di campionato, allo shop bianconero si continuano a vendere biglietti e sogni per la finale di Coppa Svizzera. Dallo Young Boys allo Young Boys. Domani sera, con l’antipasto, il 4 giugno, per il piatto principale. Stando al tecnico del Lugano, però, la fame delle due squadre non può essere paragonata. Perlomeno in queste ore. «Per noi, a Cornaredo, sarà gara vera» afferma il Crus: «Crediamo ancora e fermamente al secondo posto. O, in alternativa, al terzo. Ecco perché i tre punti in palio sono di vitale importanza per la mia squadra». E per i gialloneri? «Loro saranno in gita. Sì, l’ultima scampagnata prima di due gare casalinghe. Il turno conclusivo di Super League e, naturalmente, la finale di Coppa». L’allenatore bianconero, insomma, punge un po’ l’avversario. Ma non intende intrecciare l'imminente sfida con la partitissima del Wankdorf. «Non si tratta di lanciarsi segnali. Ripeto, noi abbiamo dei chiari obiettivi da raggiungere. Vogliamo arrivare il più in alto possibile. L’YB, da parte sua, non ha nulla da dimostrare. Lo fa ogni weekend e se potrà farcene quattro come all’andata, non si tirerà di indietro».

Se Wicky non è Zeidler

Okay. Il discorso, però, si sposta inevitabilmente sul grande ballo in agenda fra dieci giorni. «C’è poco da dire: lo Young Boys è nettamente favorito. Basta osservare la classifica. Hanno 20 punti più di noi. E perciò molta più pressione. Non dovessero batterci, è evidente che in casa giallonera qualcosa sarà andato storto. Un fallimento? Prendete il mio Lugano, quando agli ottavi ha sfidato il Winterthur - in quel momento a -7 - e ai quarti il Sion (a -6). Perdere, né più né meno, avrebbe costituito un fallimento». Di qui i presupposti differenti rispetto alla finale di un anno fa, quando Mattia Croci-Torti non aveva esitato a destabilizzare il San Gallo e il suo allenatore Peter Zeidler. «No, a questo giro le coordinate sono altre» conferma il Crus: «Raphaël Wicky ha la mia stessa voglia di conquistare il trofeo. Anche perché dopo aver mancato l’obiettivo europeo, la doppietta campionato+coppa è quanto più desiderata e preziosa. La mia squadra, comunque, ci crede altrettanto. A maggior ragione a fronte del numero di biglietti venduti in Ticino. Questo entusiasmo ci sta dando una forza pazzesca. Lo confermano i risultati di queste settimane».

Daprelà e Facchinetti salutano

Eppure, complici i risultati di domani sera, sarebbe così grave affrontare lo Zurigo all’ultima curva con la graduatoria già definita? Sentite Croci-Torti: «Non voglio pensarci: significherebbe non potersi giocare il secondo posto sino alla fine. Poi, ovvio, qualora non fosse possibile andare oltre al 3. rango, farò altre valutazioni». Intanto, a imporre al Crus scelte per certi versi radicali sarà proprio il match contro lo Young Boys. «Saipi è squalificato e Osigwe, infortunato, non si è mai allenato in questi giorni. Decideremo all’ultimo. Serif Berbic, ad ogni modo, è pronto e noi abbiamo piena fiducia in lui». Pre-tattica a parte, toccherà proprio al giovane estremo difensore arginare i pericoli dei campioni svizzeri. Oltre al solito Mai, mancheranno Hajrizi (squalificato), Mahou - «rischiarlo in questa stagione non ha più senso» -, Bottani - «ha accusato un brutto colpo a Basilea, ma lo recupereremo presto» - e Daprelà. Quest’ultimo, è ufficiale, lascerà il Lugano a fine stagione. E con lui, in scadenza, pure Facchinetti. «Faremo di tutto per avere Fabio in finale» indica Croci-Torti. Per poi elogiare i due partenti: «Sono orgoglioso di cosa hanno fatto con la maglia bianconera. Meritano la mia riconoscenza e quella dei tifosi». Tifosi che si apprestano a dire addio anche alla tribuna Monte Brè, al commiato prima di concedersi agli appassionati - il 12 giugno con la possibilità di consegna di un seggiolino - e infine essere abbattuta. «La saluterò col magone» conclude Croci-Torti: «Il calore dei suoi spettatori è stato speciale all’inizio della mia esperienza da tecnico del Lugano».

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