Fumetti

400 volte Martin Mystère

Lo storico albo uscito oggi in edicola celebra l'importante traguardo
Carlo Scolozzi
13.06.2023 06:20

400 albi sono un bel numero. Significa che hai raggiunto un traguardo storico, del quale non tutti i personaggi a fumetti possono fregiarsi. Ebbene, a riuscirci è stato Martin Mystère (che nel frattempo è diventato pure un cartone animato) con l'ennesima avventura, uscita quest'oggi in edicola. Sfogliando tra le pieghe del personaggio troviamo un archeologo e scrittore, noto come il Detective dell'Impossibile. Insomma, un quasi omologo di Dylan Dog, che indaga anch'egli ma sugli incubi. Il biondino vanta nella sua biografia il matrimonio con la bella Diana Lombard ed è coadiuvato dall'uomo di Neanderthal Java, che si fa capire nonostante si esprima con un'accozzaglia di versi gutturali.

Ma quali sono i misteri che si sono addensati sulle pagine del fumetto in questi anni? Beh, si va dalla civiltà perduta di Atlantide, agli UFO, passando dalla parapsicologia all'archeologia e alla scienza. Non è il classico personaggio d'avventura, come Tex, Zagor e Mister e nemmeno uno di quelli più moderni come Dylan Dog, Nick Raider e Nathan Never. Ne è se vogliamo l'anello di congiunzione, tiene assieme i due filoni della casa editrice milanese Sergio Bonelli Editore.

Nell'albo numero 400, realizzato interamente a colori per la circostanza, sono proprio i... colori i protagonisti della storia. Nella base segreta di Altrove, infatti, stanno scomparendo tutti, lasciando il posto soltanto ai bianchi, ai neri e ai grigi. Come arginare l'inquietante fenomeno? A conoscere il sistema per farlo è forse il solo Spektor. E le risposte paiono trovarsi nei suoi racconti, che hanno per protagonista proprio Martin Mystère! Questa, per larghe linee, la trama de "I colori impossibili".

A proposito ancora del Detective dell'Impossibile, ideato nell'ormai lontano 1982 dalla penna del visionario Alfredo Castelli, a disegnarlo è stato tra gli altri l'artista Giuseppe Palumbo, che l'Eco dello Sport intervistò in esclusiva il 3 dicembre 2021, quando fece una visita alla Marco Lucchetti Art Gallery di Lugano. Nell'occasione il materano che vive a Bologna, maestro del fumetto italiano contemporaneo e docente di disegno, ci rivelò a proposito del personaggio in questione: "Ci sono arrivato in maniera naturale per via della mia passione nei confronti dell'archeologia. Era un personaggio del quale apprezzavo le avventure, disegnarlo è divenuta una logica conseguenza".