"A Bellinzona sarei rimasto volentieri"

Ex Lugano, Chiasso, San Gallo, Winterthur, Mendrisio, Bellinzona, 36 anni a novembre. Lui è Daniele Russo, baluardo della difesa del Paradiso, la squadra rivelazione della Coppa Svizzera, che venerdì si è qualificata per i sedicesimi di finale della competizione.
Russo, lei è approdato alla compagine di Pian Scairolo dopo quattro stagioni al Bellinzona. Come mai ha lasciato i granata?
"Il nuovo corso ha optato per altre scelte, io sarei rimasto volentieri, niente di più semplice. Le nostre strade si sono quindi separate, succede spesso nel calcio".
Perché proprio il Paradiso?
"Il direttore sportivo Stagno mi corteggiava da tre anni e mi ha fatto sentire importante. Ciò mi ha fatto piacere. Inoltre la società è ambiziosa, vivace e intraprendente. O finivo nel calcio regionale o proseguivo ad allenarmi quattro volte a settimana più la partita e ho scelto ancora il semiprofessionismo. Sono molto stimolato".
Torni sulla partita di venerdì con lo Young Fellows Juventus di Zurigo.
"Sono stati 125 minuti di battaglia, una bella battaglia, per essere la prima partita ufficiale. Abbiamo vinto meritatamente, faccio i miei complimenti alla squadra e a questo gruppo eccezionale. Mi sono trovato subito benissimo".
Se riavvolge il film della partita cosa vede?
"A livello di gioco abbiamo fatto qualcosina di più noi nel primo tempo, poi logicamente godere di un uomo in più per 90' ha indubbiamente inciso. Quando ci siamo rilassati abbiamo incassato l'1-1, poi appena abbiamo ripreso a giocare siamo venuti fuori ancora noi".
Di Mister Cocimano che pensa?
"Un tecnico molto tranquillo e pacato, non è di moltissime parole, ma dice quelle giuste al momento giusto. Non eccede nei tatticismi. Abbiamo un gioco ben preciso, con un'impronta offensiva. Noi giochiamo a calcio, lo abbiamo dimostrato nelle amichevoli e anche venerdì in Coppa Svizzera".
Quale avversario vorrebbe che scaturisse dal sorteggio?
"Per il Paradiso e Paradiso sarebbe bello affrontare una compagine di Challenge o Super League, si tratterebbe di una bella festa per il paese. Un desiderio particolare, comunque, non ce l'ho".
Tra una settimana comincia il campionato di Prima Classic.
"Innanzitutto troveremo un avversario forte già al debutto e mi riferisco al Wettswil. Sarà un bel test, ma noi vogliamo fare bene. Se puntiamo alle finali? Può essere certamente un obbiettivo, inutile negarlo, ma preferiamo compiere un passo alla volta. Vedremo dove saremo a gennaio".
Conclusione sul Lugano, una delle sue ex squadre: come vive questa cessione?
"Ho seguito le vicissitudini, alcune strane, sui giornali. Spero che il Lugano possa trovare un po' di tranquillità e gli auguro un equilibrio finanziario e di squadra, come pure di proseguire coi risultati delle ultime stagioni".
(fotogonnella)