Nations league

A chi interessa la Nations League?

La fase finale si apre con la semifinale tra Italia e Spagna
Angelo Lungo
06.10.2021 11:04

Il calcio è un prodotto che tira. La sua popolarità è in aumento e non conosce confini. Televisioni e sponsor non lesinano investimenti, poiché hanno un ritorno pubblicitario rilevamente. E reclamano partite, partite. Si deve sempre giocare. La torta fa gola e molto. È lo sfruttamento dei diritti televisivi l'obiettivo a cui mirano: Fifa; Uefa; Leghe nazionali; Club. Lo scontro politico in atto è epocale e infuocato. L'ultimo riguarda l'idea proposta di Infantino di giocare i Mondiali ogni due anni. In ordine di tempo, si registra la dichiarazione diramata dal sindacato dei calciatori: secondo cui c'è una mancanza di visione globale da parte delle istituzioni, che intessono un dibattito orientato da meri interessi commerciali. In sostanza, lo scopo è organizzare e gestire più eventi possible. Risultato calendario ingolfato e cervellotico.

E il campo? Stasera va in scena il primo atto, conclusivo, della Uefa Nations League: attesa del pubblico tiepida e club che tremano, in fondo alla fine sono loro che pagano lautamente i calciatori. Siamo giunti a livello delle semifinali e il lotto delle contendenti sarebbe di livello: ItaliaSpagnaFranciaBelgio. Le quattro Nazionali sulla carta sono forti e per avere successo dovrebbero servire partite quasi perfette. La fase finale non mette in palio solo la conquista di un Trofeo, ma garantisce anche un assegno: 4,5 milioni di euro, questo incasserà la squadra che domenica sera solleverà al cielo la Coppa, la sconfitta ne percepirà 3,5. Si comincia con Italia-Spagna. Il giornale spagnolo “Marca” sostiene che la selezione si presenta con una formazione di “circostanza” e meno riconoscibile della sua storia in un torneo senza prestigio. Ciò nonostante il suo allenatore Luis Enrique è nell'occhio del ciclone, poiché le sue scelte fanno sempre discutere. Sul versante italiano Mancini non intende fermare la sua striscia vincente e propone una squadra competitiva. Non teme critiche poiché è considerato il vero artefice della conquista dell'Europeo. Gode di stima generale e per il momento nessuno osa criticare le sue decisioni. È inattaccabile. Tra le curiosità: al fischio d'inizio non ci saranno attaccanti di ruolo in campo, è la moda del “falso nove”; Luis Enrique ha convocato Gaviclasse 2004, centrocampista del Barcellona, ha giocato 5 partite nella Liga e appena 10 da professionista.

Spettacolo è... quando si gioca al calcio, sempre e comunque.