"Andiamo a Vevey col morale a mille!"

Nella vita ci sono delle sliding doors: o sei dentro o sei fuori e non saprai mai come sarebbe andata se fosse finita diversamente. Il discorso cala a pennello per il Lugano 2, che oggi a Freienbach si giocava l'accesso alle finali. Il punticino che mancava è arrivato e il Mister dei bianconeri Ludovico Moresi, giustamente, gongola: "Che grande risultato! E pensare che eravamo partiti per consolidare il nostro posto in Prima Classic e attestarci, cioè, tra l'ottavo e il sesto rango. L'Under del Lugano non ha mai raggiunto un simile traguardo, quindi oltre che straordinario posso tranquillamente definirlo storico".
La partita che ha certificato la vostra partecipazione alle finali è stata dura.
"Era caldissimo, parliamo di 30 gradi. La gara è stata in effetti tosta e contraddistinita da una certa aggressività. Siamo stati bravi ad andare al vantaggio con Srdic attorno al 20', ma poi ci siamo fatti raggiungere da un gol stupido all'ora di gioco. Negli ultimi dieci minuti abbiamo poi pensato ad amministrare il risultato. Ripeto, si è trattato di un match tirato, con qualche palpitazione da ambo le parti".
E adesso, Mister?
"Sotto con le finali! In qualità di miglior seconda peschiamo la terza che ha fatta più punti, ossia, il Vevey. Ci sono stati infatti un po' di risultati rocamboleschi e non avrei mai pensato di affrontare questo avversario, ma va benissimo così".
Cosa conosci già dei vodesi?
"Della rosa attuale non un granché, ero molto più informato la scorsa stagione, quanto ad allenarli c'era un mio ex compagno al corso Uefa Pro, Christophe Caschili, attuale tecnico dello Stade Nyonnais. Insomma, il Vevey odierno devo ancora studiarlo e comincerò a farlo subito, perché mercoledì è già in progrmamma la prima sfida, in questo caso sul suo campo".
Come arrivate a queste finali?
"Onestamente col morale altissimo, per quanto riguarda l'aspetto mentale. Anche se fisicamente non siamo al top: non sappiamo ancora se riusciremo a recuperare Basic e abbiamo inoltre diversi infortunati di lungo corso. Ma non per questo ci demoralizziamo, anzi: i subentranti hanno dato grandi risposte a noi dello staff".
Chiusura sullo screzio avuto in settimana col direttore sportivo del Paradiso, Gianpiero Stagno. I ben informati dicono che avete fatto pace.
"E difatti è proprio così. Mi ha chiamato e ci siamo chiariti al telefono. Gli ho detto che a parer mio aveva alzato un po' troppo i toni dopo alcune nostre legittime annotazioni calcistiche. È andato un po' oltre anche su Instagram, con qualche fotomontaggio, ma gli sfottò tra cugini, alla fine, ci stanno. Fanno parte del folklore del calcio, lo so bene io che ho giocato in Italia. Detto questo, con Gianpiero siamo amici come prima, ci mancherebbe".