Auto da leggenda
Il Campionato Svizzero (CS) di automobilismo, che si correva in circuito, è già scomparso da molti anni: oggi ritroviamo il Campionato della Montagna e la Coppa degli Slalom, di cui una prova si corre regolarmente ad Ambrì.
Eppure esiste una specie di Campionato elvetico ufficiale di gare in circuito aperto a concorrenti svizzeri, quello delle Swiss Legend Cars. Sono circa una quarantina le Legend Car che si trovano in Svizzera da una decina d’anni. Il campionato si snoda su sei doppie prove, cioè due gare a weekend, e si gareggia sui circuiti di Varano (Parma), Villars sous Ecot (Montbéliard), Bresse (fuori Ginevra). Questo weekend, ultime due prove a Castelletto di Branduzzo nei pressi di Pavia.
La Legend Car è una macchina da corsa costruita con la tecnica odierna, ma con una forma aerodinamica che ricorda appunto macchine da leggenda della prima metà del secolo scorso. È mossa da un motore Yamaha a sei marce sequenziali che sviluppa 140 cavalli, pesa 450 chilogrammi e può arrivare a 200 chilometri orari. Di dimensioni inferiori a quelle di una macchina comune (lunga 320, larga 152, alta 120 centimetri), grazie a un passo molto corto è molto maneggevole e in virtù del rapporto peso/potenza permette un vero e proprio feeling da corsa.
Dal momento che i motori sono sigillati (niente tuning personale…) e che si possono montare solamente pneumatici monomarca, i costi per una stagione sono contenuti, diciamo attorno ai 20 mila franchi.
Dopo le dieci prove, la classifica finale vede al comando l’istruttore guida 57enne svittese Jean-Claude Debrunner, vincitore a Castelletto delle due gare di sabato, seguito dal garagista bernese Urs Böhlen (tre vittorie in campionato) e dal commerciante argoviese Alain Dreier (un successo).
Debrunner domenica, irraggiungibile in vetta alla classifica, rinunciava a correre e lasciava la macchina al bernese Jürg Strasser, vecchio pilota e rallista bernese con diversi passaggi di rally in Ticino (e per l’occasione coach personale dell’autore di queste righe, un quinto e due sesti posti); si affermava l’invitato belga Claude Watteyne a mo’ di assaggio prima di partecipare al Mondiale negli Stati Uniti tra due settimane, mentre la posta piena per il CS andava a Böhlen.
Ora le Legend svizzere (sito: www.swisslegendcars.ch ) vanno in letargo quando si sta già preparando la prossima stagione che rivedrà una dozzina di corse. E si spera in una partecipazione di altri piloti ticinesi.